Il saggio analizza criticamente la tendenza a escludere in termini assoluti la possibilità di estendere al beneficiario, ex art. 411, comma 4, c.c., il divieto di nozze previsto per l’interdetto, cosí riportando l’amministrazione nella secca alternativa tra atti preclusi (o precludibili) al beneficiario e atti che questi può compiere senza la partecipazione dell’amministratore. Si pone, pertanto, l’accento sul procedimento di amministrazione e sul ruolo dell’amministratore, i quali possono essere adeguatamente valorizzati al fine di valutare la concreta capacità del beneficiario, anche rispetto al compimento di atti di natura personale.

SULLA LIBERTÀ MATRIMONIALE DEL BENEFICIARIO DI AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO

prisco
2018-01-01

Abstract

Il saggio analizza criticamente la tendenza a escludere in termini assoluti la possibilità di estendere al beneficiario, ex art. 411, comma 4, c.c., il divieto di nozze previsto per l’interdetto, cosí riportando l’amministrazione nella secca alternativa tra atti preclusi (o precludibili) al beneficiario e atti che questi può compiere senza la partecipazione dell’amministratore. Si pone, pertanto, l’accento sul procedimento di amministrazione e sul ruolo dell’amministratore, i quali possono essere adeguatamente valorizzati al fine di valutare la concreta capacità del beneficiario, anche rispetto al compimento di atti di natura personale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11580/71004
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