Vengono esaminati gli standard di prova nel processo penale e nel processo civile. Si discute, in particolare, l’applicazione in Italia del criterio civilistico del ‘‘piu` probabile che non’’. Infine, si propone uno standard di prova che tenga conto degli elementi normativi offerti dagli artt. 2727 e 2729 c.c., sia sul piano strutturale, valorizzando il ragionamento presuntivo, sia sul piano funzionale, riannodando il raggiungimento della prova ad un quadro probatorio in grado di significare, attraverso un insieme di elementi di prova gravi, precisi e concordanti, che il fatto ignoto e` , secondo l’id quod plerumque accidit, associato ai fatti noti.

Gli standard di prova in Italia

Roberto Poli
2018-01-01

Abstract

Vengono esaminati gli standard di prova nel processo penale e nel processo civile. Si discute, in particolare, l’applicazione in Italia del criterio civilistico del ‘‘piu` probabile che non’’. Infine, si propone uno standard di prova che tenga conto degli elementi normativi offerti dagli artt. 2727 e 2729 c.c., sia sul piano strutturale, valorizzando il ragionamento presuntivo, sia sul piano funzionale, riannodando il raggiungimento della prova ad un quadro probatorio in grado di significare, attraverso un insieme di elementi di prova gravi, precisi e concordanti, che il fatto ignoto e` , secondo l’id quod plerumque accidit, associato ai fatti noti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11580/70548
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