L’opera, che costituisce un nuovo volume della serie RICABIM, pubblicata dalla SISMEL-Edizioni del Galluzzo a partire dal 2009, presenta 634 schede relative a 681 fonti documentarie, databili tra il VI secolo e il 1520, che testimoniano l’esistenza e i trasferimenti di antiche collezioni librarie nell’area dell’attuale Campania. I dati sono stati raccolti operando un censimento non soltanto di cataloghi di biblioteche, ma anche – e soprattutto – di documenti archivistici (testamenti, atti di donazione, note di prestito, commissioni di copia, note di spesa per l’acquisto e la produzione di libri, ecc.). Questo consente al catalogo di registrare e segnalare movimenti che hanno portato alle raccolte o alle dispersioni di beni librari nell’arco del Medioevo e della prima Era moderna. Ciascuna scheda fornisce una serie di informazioni utili alla conoscenza e alla contestualizzazione storica del documento-fonte e degli oggetti librari ivi descritti: oltre a un regesto che si sofferma in modo particolare sui contenuti di interesse bibliologico, sono indicati, quando noti, i possessori originari dei libri nonché i loro eventuali destinatari. Libri e collezioni sono sempre inquadrati geograficamente con l’indicazione del luogo in cui essi si trovavano al momento della redazione del documento e del luogo di destinazione. Gli autori e le opere trasmesse dai volumi descritti sono sempre segnalati con particolare attenzione. Dal momento che il repertorio si basa sulle testimonianze di cui esiste un’edizione a stampa, la sezione bibliografica della scheda comprende, oltre all’indicazione della fonte documentaria, anche l’elenco delle sue edizioni più autorevoli e i relativi studi specifici. I documenti sono inoltre classificati per tipologia e datazione. La loro descrizione è quanto più ampia e approfondita possibile e comprende, oltre alla definizione tipologica, le informazioni disponibili su compilatore, committente, item librari descritti, generi di opere raccolte, ripartizioni dei fondi, vicende che hanno portato alla compilazione dell’inventario, nonché ulteriori eventuali elementi descrittivi del materiale librario, come il materiale scrittorio, il formato, la legatura, il tipo di scrittura, la presenza di decorazioni e miniature, lo stato di conservazione, la stima economica, ecc. La consultazione del repertorio è agevolata da una serie di indici: a. Dei manoscritti citati; b. Delle località e degli enti; c. Onomastico dei possessori e destinatari; d. Onomastico delle descrizioni dei documenti inventariali; e. Delle fonti.
RICABIM. Repertorio di inventari e cataloghi di biblioteche medievali dal secolo VI al 1520 - Repertory of Inventories and Catalogues of Medieval Libraries from the VIth Century to 1520, 5. Italia. Campania
Roberto Gamberini
2018-01-01
Abstract
L’opera, che costituisce un nuovo volume della serie RICABIM, pubblicata dalla SISMEL-Edizioni del Galluzzo a partire dal 2009, presenta 634 schede relative a 681 fonti documentarie, databili tra il VI secolo e il 1520, che testimoniano l’esistenza e i trasferimenti di antiche collezioni librarie nell’area dell’attuale Campania. I dati sono stati raccolti operando un censimento non soltanto di cataloghi di biblioteche, ma anche – e soprattutto – di documenti archivistici (testamenti, atti di donazione, note di prestito, commissioni di copia, note di spesa per l’acquisto e la produzione di libri, ecc.). Questo consente al catalogo di registrare e segnalare movimenti che hanno portato alle raccolte o alle dispersioni di beni librari nell’arco del Medioevo e della prima Era moderna. Ciascuna scheda fornisce una serie di informazioni utili alla conoscenza e alla contestualizzazione storica del documento-fonte e degli oggetti librari ivi descritti: oltre a un regesto che si sofferma in modo particolare sui contenuti di interesse bibliologico, sono indicati, quando noti, i possessori originari dei libri nonché i loro eventuali destinatari. Libri e collezioni sono sempre inquadrati geograficamente con l’indicazione del luogo in cui essi si trovavano al momento della redazione del documento e del luogo di destinazione. Gli autori e le opere trasmesse dai volumi descritti sono sempre segnalati con particolare attenzione. Dal momento che il repertorio si basa sulle testimonianze di cui esiste un’edizione a stampa, la sezione bibliografica della scheda comprende, oltre all’indicazione della fonte documentaria, anche l’elenco delle sue edizioni più autorevoli e i relativi studi specifici. I documenti sono inoltre classificati per tipologia e datazione. La loro descrizione è quanto più ampia e approfondita possibile e comprende, oltre alla definizione tipologica, le informazioni disponibili su compilatore, committente, item librari descritti, generi di opere raccolte, ripartizioni dei fondi, vicende che hanno portato alla compilazione dell’inventario, nonché ulteriori eventuali elementi descrittivi del materiale librario, come il materiale scrittorio, il formato, la legatura, il tipo di scrittura, la presenza di decorazioni e miniature, lo stato di conservazione, la stima economica, ecc. La consultazione del repertorio è agevolata da una serie di indici: a. Dei manoscritti citati; b. Delle località e degli enti; c. Onomastico dei possessori e destinatari; d. Onomastico delle descrizioni dei documenti inventariali; e. Delle fonti.File | Dimensione | Formato | |
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