La funzione sociale della professione forense è stata riconosciuta e positivizzata nel corso del XIX secolo, quando lo Stato ha assunto una posizione di prevalenza rispetto ai preesistenti gruppi sociali autonomi, tra i quali spiccavano quelli professionali. Tali gruppi sono stati normativamente riconosciuti dallo Stato quali enti sottoposti a diverse forme di controllo, la cui intensità è variata in funzione del tasso di democraticità del regime in cui essi operavano, in modo tale da contemperare, con equilibri di volta in volta diversi, l'interesse generale dello Stato con l'interesse particolare del gruppo professionale.

Sull'autonomia dell'Ordine forense e sulla posizione costituzionale dell'avvocato

Giulio Donzelli
2017-01-01

Abstract

La funzione sociale della professione forense è stata riconosciuta e positivizzata nel corso del XIX secolo, quando lo Stato ha assunto una posizione di prevalenza rispetto ai preesistenti gruppi sociali autonomi, tra i quali spiccavano quelli professionali. Tali gruppi sono stati normativamente riconosciuti dallo Stato quali enti sottoposti a diverse forme di controllo, la cui intensità è variata in funzione del tasso di democraticità del regime in cui essi operavano, in modo tale da contemperare, con equilibri di volta in volta diversi, l'interesse generale dello Stato con l'interesse particolare del gruppo professionale.
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