Poco noto in Italia, dove la sua opera ha avuto scarsa diffusione, Antonio Dal Masetto nasce ad Intra e nel secondo dopoguerra giunge, adolescente, in Argentina. Qui ottiene un ampio successo di critica e di pubblico. La sua produzione letteraria si contraddistingue per l’osservazione di un mondo conosciuto e descritto attraverso l’esperienza del transito che, da vissuto personale diventa sguardo peculiare sul mondo circostante. L’erranza, tuttavia, oltre a rappresentare una tematica è una forma privilegiata e metaforica d’espressione: dal viaggio transoceanico alla flânerie, dalla roussoviana osservazione della natura al faticoso avanzare del montanaro. Quella presentata non è una panoramica dell’intera produzione di Dal Masetto, ma un’analisi di due filoni tematici significativi: la migrazione e la violenza. La prima prende le mosse dalla memoria e dalla ricostruzione del passato per sfociare in una poetica centrata sulla trasmissione del legato generazionale, nel contesto liquido e nella dimensione globale degli anni recenti. La seconda segna la rappresentazione dell’esplosione repressiva degli anni della dittatura militare – 1976-1983 – così come la narrazione della sopraffazione, endemica nella società umana. In entrambi i casi l’attenzione si sofferma sullo sguardo eccentrico del viandante che l’autore ha scelto per sé.

Sulle orme del viandante. Scrittura ed erranza in Antonio Dal Masetto

ilaria magnani
2018-01-01

Abstract

Poco noto in Italia, dove la sua opera ha avuto scarsa diffusione, Antonio Dal Masetto nasce ad Intra e nel secondo dopoguerra giunge, adolescente, in Argentina. Qui ottiene un ampio successo di critica e di pubblico. La sua produzione letteraria si contraddistingue per l’osservazione di un mondo conosciuto e descritto attraverso l’esperienza del transito che, da vissuto personale diventa sguardo peculiare sul mondo circostante. L’erranza, tuttavia, oltre a rappresentare una tematica è una forma privilegiata e metaforica d’espressione: dal viaggio transoceanico alla flânerie, dalla roussoviana osservazione della natura al faticoso avanzare del montanaro. Quella presentata non è una panoramica dell’intera produzione di Dal Masetto, ma un’analisi di due filoni tematici significativi: la migrazione e la violenza. La prima prende le mosse dalla memoria e dalla ricostruzione del passato per sfociare in una poetica centrata sulla trasmissione del legato generazionale, nel contesto liquido e nella dimensione globale degli anni recenti. La seconda segna la rappresentazione dell’esplosione repressiva degli anni della dittatura militare – 1976-1983 – così come la narrazione della sopraffazione, endemica nella società umana. In entrambi i casi l’attenzione si sofferma sullo sguardo eccentrico del viandante che l’autore ha scelto per sé.
2018
9788897376705
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Sulle orme del viandante_Magnani_Nova Delphi.pdf

non disponibili

Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: DRM non definito
Dimensione 1.93 MB
Formato Adobe PDF
1.93 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11580/67713
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
social impact