Nel solco di un tradizione che ha i suoi punti più alti nell’opuscolo kantiano su «Che cos’è l’illuminismo?» e nel sistema di etica fichtiano, l’idealismo attuale di Giovanni Gentile è moralmente incompatibile con la pigrizia. Il saggio propone, in luogo di una fenomenologia della pigrizia, una breve descrizione filosofico-letteraria del fenomeno, attraverso le testimonianze di Ivan Goncarov, Emmanuel Lévinas, Roland Barthes, per poi invitare a considerare lo statuto paradossale della fatica che l’Io di Gentile deve compiere, per combattere la naturale pigrizia che alberga nel suo cuore. Sentirsi stanchi (una endiadi?), sentirsi impigriti è infatti la condizione che l’estrema vigilanza dell’atto gentiliano considera un dovere – un dovere metafisico e morale insieme – occultare. Esso è però anche lo stato in cui non la coscienza sente, ma il mondo si fa sentire.

L'attualismo di Gentile e la pigrizia del mondo

massimo adinolfi
2014-01-01

Abstract

Nel solco di un tradizione che ha i suoi punti più alti nell’opuscolo kantiano su «Che cos’è l’illuminismo?» e nel sistema di etica fichtiano, l’idealismo attuale di Giovanni Gentile è moralmente incompatibile con la pigrizia. Il saggio propone, in luogo di una fenomenologia della pigrizia, una breve descrizione filosofico-letteraria del fenomeno, attraverso le testimonianze di Ivan Goncarov, Emmanuel Lévinas, Roland Barthes, per poi invitare a considerare lo statuto paradossale della fatica che l’Io di Gentile deve compiere, per combattere la naturale pigrizia che alberga nel suo cuore. Sentirsi stanchi (una endiadi?), sentirsi impigriti è infatti la condizione che l’estrema vigilanza dell’atto gentiliano considera un dovere – un dovere metafisico e morale insieme – occultare. Esso è però anche lo stato in cui non la coscienza sente, ma il mondo si fa sentire.
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L'attualismo di Gentile e la pigrizia del mondo (Il Pensiero 2014, pp. 9-28).pdf

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