L’obiettivo del presente lavoro è quello di fornire un’analisi di quel settore della cooperazione internazionale che variamente utilizza la pratica sportiva come strumento da spendere tanto in progetti di aiuto umanitario che in interventi di cooperazione allo sviluppo. A livello istituzionale ( Risoluzione ONU 58/5, Dichiarazione di Macolin del 2003 e del 2005) lo sport viene considerato come un potenziale strumento di sviluppo e pace e, altresì, come un mezzo di integrazione sociale e di cura e trattamento delle popolazioni colpite da calamità. Tale atteggiamento positivo si è tradotto in numerosi programmi di cooperazione internazionale su base sportiva che hanno innestato un forte sviluppo del settore in termini di numero di attività, quantità di finanziamenti erogati, numero di soggetti coinvolti. Ci si trova, dunque, di fronte ad un settore in forte espansione, di cui non si sono ancora indagati in maniera sufficiente né gli aspetti quantitativi – quante associazioni operano, qual è il valore economico e finanziario-, né gli aspetti qualitativi – reale pertinenza dello sport nel settore, risultati attesi e raggiunti dai progetti. Alla luce di quanto appena detto, attingendo ad alcune pionieristiche ricerche fatte in quest’ambito e alla ormai diffusa bibliografia dello sport sociale, è nostra intenzione poter delineare un quadro complessivo del settore e, altresì, poter dimostrare su di una base scientifica, la reale spendibilità o meno della pratica sportiva negli scenari della cooperazione internazionale.

Sport e sviluppo: un binomio possibile?. L’utilizzo della pratica sportiva in programmi di cooperazione internazionale

simone digennaro
Writing – Review & Editing
2008-01-01

Abstract

L’obiettivo del presente lavoro è quello di fornire un’analisi di quel settore della cooperazione internazionale che variamente utilizza la pratica sportiva come strumento da spendere tanto in progetti di aiuto umanitario che in interventi di cooperazione allo sviluppo. A livello istituzionale ( Risoluzione ONU 58/5, Dichiarazione di Macolin del 2003 e del 2005) lo sport viene considerato come un potenziale strumento di sviluppo e pace e, altresì, come un mezzo di integrazione sociale e di cura e trattamento delle popolazioni colpite da calamità. Tale atteggiamento positivo si è tradotto in numerosi programmi di cooperazione internazionale su base sportiva che hanno innestato un forte sviluppo del settore in termini di numero di attività, quantità di finanziamenti erogati, numero di soggetti coinvolti. Ci si trova, dunque, di fronte ad un settore in forte espansione, di cui non si sono ancora indagati in maniera sufficiente né gli aspetti quantitativi – quante associazioni operano, qual è il valore economico e finanziario-, né gli aspetti qualitativi – reale pertinenza dello sport nel settore, risultati attesi e raggiunti dai progetti. Alla luce di quanto appena detto, attingendo ad alcune pionieristiche ricerche fatte in quest’ambito e alla ormai diffusa bibliografia dello sport sociale, è nostra intenzione poter delineare un quadro complessivo del settore e, altresì, poter dimostrare su di una base scientifica, la reale spendibilità o meno della pratica sportiva negli scenari della cooperazione internazionale.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
articolo_SDS_76.pdf

non disponibili

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: DRM non definito
Dimensione 7.82 MB
Formato Adobe PDF
7.82 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11580/66352
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
social impact