Il nesso praemia vitae ricorre più volte in Lucrezio, in due prosatori ‘tecnici’, poi solo in poesia (e prosa) cristiana, mentre in altri poeti e prosatori ricorrono espressioni sostanzialmente o apparentemente equivalenti, che si scoprono però non dotate della carica affettiva e del senso ‘totalizzante’ di praemia, di cui si propongono alcuni esempi di esegesi problematica, in cui ha un valore generico di “ciò che è proprio di qualcuno/qualcosa”, in modo connotante e/o gratificante: per questa via si prestava anche a indicare per i cristiani la vita eterna o ‘vera vita’. Si osserva in conclusione anche la versatilità della relazione sintattica del genitivo vitae, come in generale del genitivo di praemium.
"Le gioie della vita": interpretazione e fortuna di un nesso lucreziano
MASSARO, Matteo
1984-01-01
Abstract
Il nesso praemia vitae ricorre più volte in Lucrezio, in due prosatori ‘tecnici’, poi solo in poesia (e prosa) cristiana, mentre in altri poeti e prosatori ricorrono espressioni sostanzialmente o apparentemente equivalenti, che si scoprono però non dotate della carica affettiva e del senso ‘totalizzante’ di praemia, di cui si propongono alcuni esempi di esegesi problematica, in cui ha un valore generico di “ciò che è proprio di qualcuno/qualcosa”, in modo connotante e/o gratificante: per questa via si prestava anche a indicare per i cristiani la vita eterna o ‘vera vita’. Si osserva in conclusione anche la versatilità della relazione sintattica del genitivo vitae, come in generale del genitivo di praemium.File | Dimensione | Formato | |
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