Fra poesia e prosa affettiva in iscrizioni sepolcrali (a proposito di nuove raccolte territoriali iberiche di CLE)

La recente pubblicazione, in due volumi, del corpus integrale dei carmina Latina epigraphica della Betica (e in precedenza di quelle di Carthago nova), con accurata edizione critica e ampio commento, offre l'occasione per una discussione sulla valutazione della effettiva modalità di composizione di tali testi, quando non vi è evidente la presenza di strutture metriche regolari: in questi casi è preferibile riconoscere, senza forzature, e senza esclusione da raccolte di carmina (da intendere nel senso originario della parola), un intento di ampliamento affettivo in prosa, la cui formulazione sembra più volte risentire di usi 'orali', ma appare non meno 'originale'. In tale prospettiva sono riesaminate in particolare ca. 20 iscrizioni di area iberica.