Indagine puntuale sulle sfumature semantiche e i vari riferimenti di uso dei lessemi dalla radice sap- in Orazio, che risulta senz’altro tra le più vitali nella sua opera, mentre è del tutto assente dal vocabolario di Virgilio (vitale invece nei suoi modelli Ennio e Lucrezio), nonché da quello di Cesare (solo un sapient sulla bocca di altri). La netta prevalenza degli esempi è nella produzione esametrica, ma alcuni assai pregnanti offrono anche le Odi. Relativamente raro risulta un orientamento anche latamente filosofico, e invece spazia liberamente tra volontà morale, intelletto spicciolo e universale, senso estetico, sempre sulla base della nozione fondamentale del “gusto”, che l’uso di questi termini conferma asse portante dell’orientamento umano e poetico di Orazio.
"Sapere" e i suoi derivati in Orazio
MASSARO, Matteo
1974-01-01
Abstract
Indagine puntuale sulle sfumature semantiche e i vari riferimenti di uso dei lessemi dalla radice sap- in Orazio, che risulta senz’altro tra le più vitali nella sua opera, mentre è del tutto assente dal vocabolario di Virgilio (vitale invece nei suoi modelli Ennio e Lucrezio), nonché da quello di Cesare (solo un sapient sulla bocca di altri). La netta prevalenza degli esempi è nella produzione esametrica, ma alcuni assai pregnanti offrono anche le Odi. Relativamente raro risulta un orientamento anche latamente filosofico, e invece spazia liberamente tra volontà morale, intelletto spicciolo e universale, senso estetico, sempre sulla base della nozione fondamentale del “gusto”, che l’uso di questi termini conferma asse portante dell’orientamento umano e poetico di Orazio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.