Musei a confronto negli anni Cinquanta. Sul convegno nazionale in Sicilia nel 1954

In occasione della inaugurazione della Galleria Nazionale della Sicilia di Palermo nel restaurato Palazzo Abatellis, si svolse il primo convegno di museografia in Italia, con una larga partecipazione di Soprintendenti alle Antichità e alle Gallerie, dei direttori dei musei nazionali, civici e provinciali. La relazione di apertura spettò a Giulio Carlo Argan, che delineò il quadro dei principali “problemi della museografia moderna”. Sulle realizzazioni in corso e i progetti per i musei della Sicilia intervennero J. Bovio Marconi per il museo archeologico di Palermo e nuovi Antiquaria di Selinunte e di Marsala; il prof. L. Bernabò Brea per il museo archeologico di Siracusa ed il museo archeologico eoliano di Lipari, il prof. P. Griffo per i nuovi musei di Agrigento e di Gela; il Dott. Giorgio Vigni per la Galleria di Palermo, il museo Pepoli di Trapani e il museo di Palazzo Bellomo di Siracusa; la prof. Maria Accascina per il museo Nazionale di Messina; il prof. Enzo Maganuco per i Musei Civici e le collezioni private della Sicilia. Sulle realizzazioni in corso e i progetti per gli altri musei italiani intervennero G. Annibaldi per il museo archeologico di Ancona; G. Morozzi per la Galleria degli Uffizi di Firenze; N. Gabrielli per le Gallerie Sabauda e Albertina di Torino; G. Martelli per la Galleria di Perugia; B. Molajoli per la pinacoteca di Capodimonte in Napoli; G. A. Dell’Acqua per la pinacoteca dell’Accademia Carrara di Bergamo; C. Gnudi per la pinacoteca di Bologna; G. Paccagnini per il museo del palazzo Ducale di Mantova; V. Cianfarani per il museo archeologico di Chieti, P. Toschi per il museo di Etnografia italiana di Roma; per i musei non statali V. Viale per la nuova galleria d’arte moderna di Torino, C. Baroni per i musei civici di Milano, P. Rotondi per i musei di palazzo bianco e di palazzo rosso di Genova. Gli atti del convegno non furono mai pubblicati. Tuttavia documenti inediti permettono non solo di ricostruire il programma e le attività del convegno, ma anche, attraverso alcune delle relazioni presentate, il clima degli anni Cinquanta.