Il saggio si propone di esaminare le forme che può assumere il bello nella comunicazione educativa. Lo scenario che si presenta, attraverso le suggestioni provenienti dallo studio del pensiero di Hannah Arendt, rivela un intrecciarsi di urgenze e di necessità nei giovani in formazione a cui proprio le opere d’arte e la fruizione estetica potrebbero rispondere. La tradizione e la cultura, come luoghi di impegno in cui si tramandano memorie e significati, vengono qui considerati beni preziosi per una educazione che guarda alla possibilità di una piena cittadinanza e di uno scambio autentico tra le generazioni.
Il bello nei percorsi educativi. Perché la pedagogia guarda all'opera d’arte
BILLITTERI, Serena
2017-01-01
Abstract
Il saggio si propone di esaminare le forme che può assumere il bello nella comunicazione educativa. Lo scenario che si presenta, attraverso le suggestioni provenienti dallo studio del pensiero di Hannah Arendt, rivela un intrecciarsi di urgenze e di necessità nei giovani in formazione a cui proprio le opere d’arte e la fruizione estetica potrebbero rispondere. La tradizione e la cultura, come luoghi di impegno in cui si tramandano memorie e significati, vengono qui considerati beni preziosi per una educazione che guarda alla possibilità di una piena cittadinanza e di uno scambio autentico tra le generazioni.File in questo prodotto:
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