La teoresi dantesca del tradurre – riconducibile a poche considerazioni speculative nel "De vulgari eloquentia" e nel "Convivio" e poi praticamente tradotta attraverso gli exempla di resa sparsi soprattutto nei due trattati e nella "Commedia" – andrebbe letta come capitolo autonomo di un discorso storico-teorico più ampio, prima di tutto funzionale alla definizione della tradizione letteraria nella quale Dante si riconosce. In tal senso il transmutare dantesco si manifesta per mezzo di un composito costrutto di rimandi intertestuali caratterizzanti l’intera sua produzione: riconducibili all’indiscussa esemplarità dei modelli filosofico-letterari della classicità greca e latina; e, sullo stesso autorevole piano, attingendo largamente dagli scritti – sacri e di commento – della tradizione cristiana. A questi testi si fa riferimento per ricostruire la traccia tradizionale del traduttore Dante e per ribadire la consapevolezza del poeta che si ferma quando non riesce più a «significar per verba».
"Dante. Traduzione, tradizione, intertestualità"
SALERNO, Vincenzo
2017-01-01
Abstract
La teoresi dantesca del tradurre – riconducibile a poche considerazioni speculative nel "De vulgari eloquentia" e nel "Convivio" e poi praticamente tradotta attraverso gli exempla di resa sparsi soprattutto nei due trattati e nella "Commedia" – andrebbe letta come capitolo autonomo di un discorso storico-teorico più ampio, prima di tutto funzionale alla definizione della tradizione letteraria nella quale Dante si riconosce. In tal senso il transmutare dantesco si manifesta per mezzo di un composito costrutto di rimandi intertestuali caratterizzanti l’intera sua produzione: riconducibili all’indiscussa esemplarità dei modelli filosofico-letterari della classicità greca e latina; e, sullo stesso autorevole piano, attingendo largamente dagli scritti – sacri e di commento – della tradizione cristiana. A questi testi si fa riferimento per ricostruire la traccia tradizionale del traduttore Dante e per ribadire la consapevolezza del poeta che si ferma quando non riesce più a «significar per verba».File | Dimensione | Formato | |
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