Il contributo rende esplicita e documenta la marcata polisemia del termine latino 'sensus' nel contesto del problema filosofico consistente nel rapporto tra la sensazione e la conoscenza nell'età medievale e nella prima età moderna. Si vuole inoltre dimostrare come sovente nodi semantici sottendano nodi epistemologici. La polisemia di 'sensus' si snoda attraverso tre livelli: la percezione sensibile, quella intellettiva e l'attribuzione di significati (senso, significato). I tre livelli fanno riferimento rispettivamente alla fisiologia della sensazione, alla psicologia della sensazione e infine all'aspetto epistemologico della questione. Il contributo prosegue marcando la corrispondenza tra 'sensus' e i termini greci 'nous', 'aisthesis', 'dianoia', attraverso l'esame analitico dei testi di autori appartenenti a differenti fasce cronologiche: Platone, Aristotele, Paolo di Tarso, Ireneo (II d.C.), Tertulliano (II d.C.), Alano di Lilla (sec. XII), Asclepius latinus, Giovanni Scoto (sec. IX), Onorio di Autun (sec. XII), Alberto Magno (sec. XIII), Descartes (sec. XVII), J. Clauberg (sec. XVII), G. B. Vico (sec. XVIII). Si osserva in conclusione che all'origine della polisemia di 'sensus' si collocano le differenti dottrine dell'anima e le differenti concezioni antropologiche che continuano a confrontarsi nella storia del pensiero filosofico.
Sensazione e percezione tra platonismo e aristotelismo: semantica greca del sensus medievale
SPINOSA, Giacinta Anna
1996-01-01
Abstract
Il contributo rende esplicita e documenta la marcata polisemia del termine latino 'sensus' nel contesto del problema filosofico consistente nel rapporto tra la sensazione e la conoscenza nell'età medievale e nella prima età moderna. Si vuole inoltre dimostrare come sovente nodi semantici sottendano nodi epistemologici. La polisemia di 'sensus' si snoda attraverso tre livelli: la percezione sensibile, quella intellettiva e l'attribuzione di significati (senso, significato). I tre livelli fanno riferimento rispettivamente alla fisiologia della sensazione, alla psicologia della sensazione e infine all'aspetto epistemologico della questione. Il contributo prosegue marcando la corrispondenza tra 'sensus' e i termini greci 'nous', 'aisthesis', 'dianoia', attraverso l'esame analitico dei testi di autori appartenenti a differenti fasce cronologiche: Platone, Aristotele, Paolo di Tarso, Ireneo (II d.C.), Tertulliano (II d.C.), Alano di Lilla (sec. XII), Asclepius latinus, Giovanni Scoto (sec. IX), Onorio di Autun (sec. XII), Alberto Magno (sec. XIII), Descartes (sec. XVII), J. Clauberg (sec. XVII), G. B. Vico (sec. XVIII). Si osserva in conclusione che all'origine della polisemia di 'sensus' si collocano le differenti dottrine dell'anima e le differenti concezioni antropologiche che continuano a confrontarsi nella storia del pensiero filosofico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.