La scrittura prosodica dei canzonieri trobadorici: i vers ai companho di Guglielmo d’Aquitania

Cos’è che scriviamo di una poesia quando scriviamo una poesia. La sintassi? La prosodia? La rima? Il ritmo? O cos’altro ancora? Questo studio relativo alle modalità di trascrizione dei vers ai companho di Guglielmo d’Aquitania mira ad illustrare in che modo la scrittura certamente tenga in conto in maniera variabile l’organizzazione sillabica di versi ed emistichi fin dall’epoca dei grandi libri canzonieri trobadorici. Le conclusioni raggiunte consentono di osservare che la critica del testo poetico deve farsi anche critica degli schemi metrici, mediante il confronto della punteggiatura prosodica. In particolare, si apre uno scenario inedito circa la ricezione delle distinzioni tra pauza suspensiva e pauza plana, tra pausa interna e pausa indicante la misura complessiva del verso, soprattutto in contesti fonici che possano dar luogo a bordos enpeutatz, o anche a semplici assonanze.