Le rogatorie costituiscono lo strumento giuridico attraverso cui, in forza di accordi internazionali, l’autorità giudiziaria procedente ottiene il compimento, da parte di organi di altro Stato, di atti del procedimento penale su territorio estero, così da superare le rigide preclusioni connesse al principio di sovranità. L’istituto sembra destinato ad una funzione sempre più residuale, atteso il progressivo affermarsi di nuove forme di cooperazione giudiziaria, volte a semplificare la circolazione transnazionale di elementi probatori utili all’accertamento penale. Le regole connotate da maggiori profili di criticità, specie nell’applicazione pratica, sono quelle che attengono alla utilizzabilità, da parte dell’autorità richiedente, degli elementi di prova acquisiti mediante rogatoria, posto che la formazione di detti elementi avviene, di regola, nel rispetto della normativa dello Stato richiesto: le discrasie spesso ravvisabili tra diversi ordinamenti — con riferimento, in particolare, alle garanzie dell’accusato e all’attendibilità del risultato probatorio — possono determinare, infatti, l’insorgenza di vizi processuali che pregiudicano, in tutto o in parte, la validità e l’efficacia dimostrativa dell’atto compiuto mediante rogatoria.

Rogatorie

Giuseppe Della Monica
2016-01-01

Abstract

Le rogatorie costituiscono lo strumento giuridico attraverso cui, in forza di accordi internazionali, l’autorità giudiziaria procedente ottiene il compimento, da parte di organi di altro Stato, di atti del procedimento penale su territorio estero, così da superare le rigide preclusioni connesse al principio di sovranità. L’istituto sembra destinato ad una funzione sempre più residuale, atteso il progressivo affermarsi di nuove forme di cooperazione giudiziaria, volte a semplificare la circolazione transnazionale di elementi probatori utili all’accertamento penale. Le regole connotate da maggiori profili di criticità, specie nell’applicazione pratica, sono quelle che attengono alla utilizzabilità, da parte dell’autorità richiedente, degli elementi di prova acquisiti mediante rogatoria, posto che la formazione di detti elementi avviene, di regola, nel rispetto della normativa dello Stato richiesto: le discrasie spesso ravvisabili tra diversi ordinamenti — con riferimento, in particolare, alle garanzie dell’accusato e all’attendibilità del risultato probatorio — possono determinare, infatti, l’insorgenza di vizi processuali che pregiudicano, in tutto o in parte, la validità e l’efficacia dimostrativa dell’atto compiuto mediante rogatoria.
2016
9788812000371
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
treccani.it-Rogatorie.Della Monica.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 95.5 kB
Formato Adobe PDF
95.5 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11580/60085
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
social impact