La tenacità a frattura in zona di transizione di acciai ferritici mostra una significativa dipendenza dalla diversi fattori. In letteratura, l'effetto della dimensione dei provini e della profondità del difetto è ampiamente discusso mentre l'effetto della crescita sottocritica del difetto è meno documentata. Questo lavoro si concentra proprio sul ruolo della crescita sottocritica e della progressiva perdita di triassialità (constraint) sulla probabilità a rottura in regione di transizione duttile-fragile. Lo studio è stato realizzato combinando il modello modificato di Beremin per il clivaggio e un modello di danno duttile per prevedere e modellare l'eventuale crescita del difetto. Con questo approccio sono state analizzate due geometrie di provini (CT e SEB), caratterizzate da significative differenze nel constraint geometrico, con diverse profondità di difetto. I risultati mostrano che la presenza di crescita sottocritica del defetto nella regione intermedia ed alta delle transizione duttile-fragile modifica significativamente la natura del campo di sforzo all'apice sia in termini di picco di sforzo sia di gradiente spaziale con conseguente effetto sulla risultante probabilità di rottura fragile calcolata. La combinazione della ridistribuzione del campo all'apice e la progressiva perdita di constraint comportano valori di tenacità calcolati significativamente inferiori a quelli stimati senza considerare la crescita del difetto. I risultati ottenuti mostrano un ottimo accordo con i dati sperimentali disponibili per l'acciaio ferritico basso legato A533B Class 1

Effetto della crescita sottocritica di un difetto sulla probabilità a frattura in zona di transizione

BONORA, Nicola;GENTILE, Domenico;
2016-01-01

Abstract

La tenacità a frattura in zona di transizione di acciai ferritici mostra una significativa dipendenza dalla diversi fattori. In letteratura, l'effetto della dimensione dei provini e della profondità del difetto è ampiamente discusso mentre l'effetto della crescita sottocritica del difetto è meno documentata. Questo lavoro si concentra proprio sul ruolo della crescita sottocritica e della progressiva perdita di triassialità (constraint) sulla probabilità a rottura in regione di transizione duttile-fragile. Lo studio è stato realizzato combinando il modello modificato di Beremin per il clivaggio e un modello di danno duttile per prevedere e modellare l'eventuale crescita del difetto. Con questo approccio sono state analizzate due geometrie di provini (CT e SEB), caratterizzate da significative differenze nel constraint geometrico, con diverse profondità di difetto. I risultati mostrano che la presenza di crescita sottocritica del defetto nella regione intermedia ed alta delle transizione duttile-fragile modifica significativamente la natura del campo di sforzo all'apice sia in termini di picco di sforzo sia di gradiente spaziale con conseguente effetto sulla risultante probabilità di rottura fragile calcolata. La combinazione della ridistribuzione del campo all'apice e la progressiva perdita di constraint comportano valori di tenacità calcolati significativamente inferiori a quelli stimati senza considerare la crescita del difetto. I risultati ottenuti mostrano un ottimo accordo con i dati sperimentali disponibili per l'acciaio ferritico basso legato A533B Class 1
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