L’areale vulcanico del Roccamonfina comprende, anche se non sempre totalmente, i territori di undici comuni: Caianello, Conca della Campania, Galluccio, Marzano Appio, Mignano, Presenzano, Rocca d’Evandro, Roccamonfina, Sessa Aurunca, Teano e Tora e Piccilli. Della superficie comunale totale dei predetti comuni, pari a 532,1353 Kmq (secondo i dati del censimento del 9 Ottobre 2011) è stata considerata, nel presente lavoro, la sola parte nucleare, cioè quella interna, che ha una superficie di Kmq 213,44. Essa può essere racchiusa, per avere un preciso riferimento, nel quadrangolo avente i vertici nei punti individuati dalle seguenti coordinate DM (Google EarthTM): A [41°22.056’N – 13°53.653’E]; B [41°21.878’N – 14° 3.284’E]; C [41°14.348’N – 14°4.192’E]; D [41°14.368’N – 13°53.564’E]. Tali limiti territoriali sono stati fissati in modo da includere nell’analisi tutte le specifiche geografiche, geomorfologiche, logistiche, storico-sociali e demoetnoantropologiche necessarie per una prima conoscenza e contestualizzazione dei principali beni culturali e ambientali ubicati nella parte non litoranea dell’areale vulcanico ai fini di una loro valutazione preventiva anche nell’ottica di indispensabili attività di conservazione, gestione e promozione turistica e culturale. Gran parte del territorio considerato è inserito nei confini del Parco Regionale “Roccamonfina – Foce del Garigliano” e della Comunità Montana “Monte S. Croce”. Ampie zone dell’edificio vulcanico principale (ubicate nei comuni di Conca della Campania, Galluccio, Marzano Appio, Roccamonfina, Teano e Tora e Piccilli) sono già state riconosciute aree S.I.C. dall’Unione Europea. Il presente contributo, di grande pregio e utilità, è un estratto degli studi compiuti da Adolfo Panarello per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca in Storia, Letteratura e Territorio presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
L'areale vulcanico interno del Roccamonfina: quadri ambientali e analisi di contesto
PANARELLO, Adolfo
2016-01-01
Abstract
L’areale vulcanico del Roccamonfina comprende, anche se non sempre totalmente, i territori di undici comuni: Caianello, Conca della Campania, Galluccio, Marzano Appio, Mignano, Presenzano, Rocca d’Evandro, Roccamonfina, Sessa Aurunca, Teano e Tora e Piccilli. Della superficie comunale totale dei predetti comuni, pari a 532,1353 Kmq (secondo i dati del censimento del 9 Ottobre 2011) è stata considerata, nel presente lavoro, la sola parte nucleare, cioè quella interna, che ha una superficie di Kmq 213,44. Essa può essere racchiusa, per avere un preciso riferimento, nel quadrangolo avente i vertici nei punti individuati dalle seguenti coordinate DM (Google EarthTM): A [41°22.056’N – 13°53.653’E]; B [41°21.878’N – 14° 3.284’E]; C [41°14.348’N – 14°4.192’E]; D [41°14.368’N – 13°53.564’E]. Tali limiti territoriali sono stati fissati in modo da includere nell’analisi tutte le specifiche geografiche, geomorfologiche, logistiche, storico-sociali e demoetnoantropologiche necessarie per una prima conoscenza e contestualizzazione dei principali beni culturali e ambientali ubicati nella parte non litoranea dell’areale vulcanico ai fini di una loro valutazione preventiva anche nell’ottica di indispensabili attività di conservazione, gestione e promozione turistica e culturale. Gran parte del territorio considerato è inserito nei confini del Parco Regionale “Roccamonfina – Foce del Garigliano” e della Comunità Montana “Monte S. Croce”. Ampie zone dell’edificio vulcanico principale (ubicate nei comuni di Conca della Campania, Galluccio, Marzano Appio, Roccamonfina, Teano e Tora e Piccilli) sono già state riconosciute aree S.I.C. dall’Unione Europea. Il presente contributo, di grande pregio e utilità, è un estratto degli studi compiuti da Adolfo Panarello per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca in Storia, Letteratura e Territorio presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.File | Dimensione | Formato | |
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