Molti architetti e storici dell’architettura fin dal Rinascimento si sono recati nell’abbazia di Montecassino per studiare quello che per secoli è stato uno dei monumenti più importanti dell’architettura europea. Del loro passaggio sono rimaste varie testimonianze, tra cui disegni di rilievo e talvolta di progetto, preziosi per approfondire e chiarificare le vicende storiche ed architettoniche del grande monumento benedettino. Tra gli altri, anche Antonio e Battista da Sangallo tra il 1507 ed il 1512 si recarono più volte a Montecassino per eseguire la tomba di Piero de’ Medici, fratello di Leone X e zio dell’allora regnante papa Clemente VII, morto nel 1503 nella battaglia alla foce del Garigliano e sepolto provvisoriamente nella basilica abbaziale. Di questo soggiorno ci rimangono alcune testimonianze grafiche di rilievo e di progetto che costituiscono una guida sicura per ricostruire idealmente la continuità della storia architettonica del monastero, poiché sono certamente anteriori al grande periodo di ricostruzione dell’abbazia, avvenuta tra il 1500 ed il 1600, che determinerà la scomparsa dell’impianto medievale. In questo articolo intendiamo però porre l’attenzione sui contributi di due grandi studiosi del XX secolo: Gustavo Giovannoni e Guglielmo De Angelis D’Ossat, il cui apporto è stato fondamentale per la storia dell’architettura di Montecassino.

Gustavo Giovannoni e Guglielmo De Angelis D’Ossat. Contributi alla lettura della storia dell’abbazia di Montecassino

CIGOLA, Michela
2019-01-01

Abstract

Molti architetti e storici dell’architettura fin dal Rinascimento si sono recati nell’abbazia di Montecassino per studiare quello che per secoli è stato uno dei monumenti più importanti dell’architettura europea. Del loro passaggio sono rimaste varie testimonianze, tra cui disegni di rilievo e talvolta di progetto, preziosi per approfondire e chiarificare le vicende storiche ed architettoniche del grande monumento benedettino. Tra gli altri, anche Antonio e Battista da Sangallo tra il 1507 ed il 1512 si recarono più volte a Montecassino per eseguire la tomba di Piero de’ Medici, fratello di Leone X e zio dell’allora regnante papa Clemente VII, morto nel 1503 nella battaglia alla foce del Garigliano e sepolto provvisoriamente nella basilica abbaziale. Di questo soggiorno ci rimangono alcune testimonianze grafiche di rilievo e di progetto che costituiscono una guida sicura per ricostruire idealmente la continuità della storia architettonica del monastero, poiché sono certamente anteriori al grande periodo di ricostruzione dell’abbazia, avvenuta tra il 1500 ed il 1600, che determinerà la scomparsa dell’impianto medievale. In questo articolo intendiamo però porre l’attenzione sui contributi di due grandi studiosi del XX secolo: Gustavo Giovannoni e Guglielmo De Angelis D’Ossat, il cui apporto è stato fondamentale per la storia dell’architettura di Montecassino.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11580/55062
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