I risultati di nuove ricerche genetiche su popolazioni africane attuali hanno confermato le testimonianze archeologiche dell’Africa settentrionale. Il DNA mitocondriale delle popolazioni africane ha infatti dimostrato che si deve essere verificata una significativa espansione demografica tra 80.000 e 60.000 anni fa, che ha avuto origine in una ristretta regione africana. Mentre è testimoniata una forte riduzione di siti nella Valle del Nilo dopo 70.000 anni fa, e il Sahara viene abbandonato intorno a 60.000 anni fa, la fascia mediterranea è l’unica regione che continua ad essere abitata. In questo periodo si sviluppa l’Ateriano, datato tra 80.000 e 40.000 anni, che rappresenta gli aspetti culturali più antichi dell’uomo anatomicamente moderno. Sono quindi ateriani i protagonisti della più importante migrazione dall’Africa. Numerosi siti di questo orizzonte sono stati rinvenuti nel Jebel Gharbi, in Libia nord-occidentale, dove opera una missione archeologica codiretta dalla presente autrice. Questo rilievo montuoso si trova in una posizione strategica per osservare lo sviluppo dei gruppi umani che si sono diffusi lungo le coste del Mediterraneo africano e levantino, e per rispondere ad alcune delle domande più cruciali sull’origine della nostra specie in Europa.

Alle origini delle migrazioni: la diffusione di Homo sapiens in Eurasia dall’Africa mediterranea.

GARCEA, Elena Antonella Alda
2008-01-01

Abstract

I risultati di nuove ricerche genetiche su popolazioni africane attuali hanno confermato le testimonianze archeologiche dell’Africa settentrionale. Il DNA mitocondriale delle popolazioni africane ha infatti dimostrato che si deve essere verificata una significativa espansione demografica tra 80.000 e 60.000 anni fa, che ha avuto origine in una ristretta regione africana. Mentre è testimoniata una forte riduzione di siti nella Valle del Nilo dopo 70.000 anni fa, e il Sahara viene abbandonato intorno a 60.000 anni fa, la fascia mediterranea è l’unica regione che continua ad essere abitata. In questo periodo si sviluppa l’Ateriano, datato tra 80.000 e 40.000 anni, che rappresenta gli aspetti culturali più antichi dell’uomo anatomicamente moderno. Sono quindi ateriani i protagonisti della più importante migrazione dall’Africa. Numerosi siti di questo orizzonte sono stati rinvenuti nel Jebel Gharbi, in Libia nord-occidentale, dove opera una missione archeologica codiretta dalla presente autrice. Questo rilievo montuoso si trova in una posizione strategica per osservare lo sviluppo dei gruppi umani che si sono diffusi lungo le coste del Mediterraneo africano e levantino, e per rispondere ad alcune delle domande più cruciali sull’origine della nostra specie in Europa.
2008
9788895597089
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