L’abbazia di Montecassino vanta un’antica tradizione rispetto al trattato De architectura di Marco Vitruvio Pollione. Si attribuisce, infatti, all’umanista Giovanni Francesco Poggio Bracciolini (1380-1459), che nelle sue ricerche rinvenne e trascrisse numerose opere dell’antichità, il merito della riscoperta nella biblioteca monastica di Montecassino, nel 1414, di una copia manoscritta e priva di illustrazioni dell’opera vitruviana; si ricorda, inoltre, che già Pietro Diacono (1107/1110->1159), bibliotecario dell’abbazia cassinese, tra i suoi numerosi scritti compose anche un compendio del De architectura. Oggi l’Abbazia conserva uno dei primi esemplari a stampa del trattato, l’edizione veneziana del 1511 a cura di Fra Giocondo, la prima illustrata, impressa da Giovanni Tacuino de Tridino, insieme ad altre successive edizioni come quella di Sesto Giulio Frontino del 1522, o la successiva stampa, sempre a cura di Fra Giocondo, pubblicata a Lione nel 1523, ed infine l’innovativa edizione del 1758 nella traduzione italiana commentata dal marchese Bernardo Galiani. Il trattato vitruviano, coerentemente al disposto enunciato nel capitolo terzo del primo libro: “Le parti dell’Architettura sono tre, Fabbricazione, Gnomonica e Meccanica”, dedica alla Gnomonica il nono libro, approfondendo lo studio dell’astronomia e della costruzione di orologi solari. Il libro è, infatti, un vero e proprio trattato di astronomia, con un’ampia esposizione dei principi generali, dalla descrizione dell’universo alle fasi lunari ed alle costellazioni boreali ed australi, finalizzato specialmente alla progettazione e realizzazione di orologi solari. Con preciso ed essenziale linguaggio scientifico, vengono esposti gli argomenti basilari della gnomonica, analizzando dapprima i rapporti tra ombra e gnomone a mezzogiorno equinoziale, in riferimento ad alcune principali città mediterranee, descrivendo successivamente l’analemma, tracciato con riferimento a chiari principi geometrico-astronomici necessari per la costruzione delle linee orarie sugli orologi solari. Partendo, quindi, dall’edizione del De architectura di Fra Giocondo che presenta una ricostruzione raffinata ed esatta dell’analemma, da intendersi come una proiezione ortogonale dei cerchi significativi della sfera celeste sul piano del meridiano, il presente contributo vuole analizzare e confrontare la costruzione del metodo per la realizzazione degli orologi solari, esaminato -nella declinazione delle varie pubblicazioni conservate nella biblioteca di Montecassino- oltre che sotto il profilo storico anche nelle sue connotazioni geometrico-proiettive applicate alla sfera.

Partes ipsius Architecturae sunt tres Aedificatio, Gnomonice, Machinatio. Note sull'Analemma vitruviano nelle edizioni del "De Architectura" conservate presso la biblioteca di Montecassino

GALLOZZI, Arturo
2010-01-01

Abstract

L’abbazia di Montecassino vanta un’antica tradizione rispetto al trattato De architectura di Marco Vitruvio Pollione. Si attribuisce, infatti, all’umanista Giovanni Francesco Poggio Bracciolini (1380-1459), che nelle sue ricerche rinvenne e trascrisse numerose opere dell’antichità, il merito della riscoperta nella biblioteca monastica di Montecassino, nel 1414, di una copia manoscritta e priva di illustrazioni dell’opera vitruviana; si ricorda, inoltre, che già Pietro Diacono (1107/1110->1159), bibliotecario dell’abbazia cassinese, tra i suoi numerosi scritti compose anche un compendio del De architectura. Oggi l’Abbazia conserva uno dei primi esemplari a stampa del trattato, l’edizione veneziana del 1511 a cura di Fra Giocondo, la prima illustrata, impressa da Giovanni Tacuino de Tridino, insieme ad altre successive edizioni come quella di Sesto Giulio Frontino del 1522, o la successiva stampa, sempre a cura di Fra Giocondo, pubblicata a Lione nel 1523, ed infine l’innovativa edizione del 1758 nella traduzione italiana commentata dal marchese Bernardo Galiani. Il trattato vitruviano, coerentemente al disposto enunciato nel capitolo terzo del primo libro: “Le parti dell’Architettura sono tre, Fabbricazione, Gnomonica e Meccanica”, dedica alla Gnomonica il nono libro, approfondendo lo studio dell’astronomia e della costruzione di orologi solari. Il libro è, infatti, un vero e proprio trattato di astronomia, con un’ampia esposizione dei principi generali, dalla descrizione dell’universo alle fasi lunari ed alle costellazioni boreali ed australi, finalizzato specialmente alla progettazione e realizzazione di orologi solari. Con preciso ed essenziale linguaggio scientifico, vengono esposti gli argomenti basilari della gnomonica, analizzando dapprima i rapporti tra ombra e gnomone a mezzogiorno equinoziale, in riferimento ad alcune principali città mediterranee, descrivendo successivamente l’analemma, tracciato con riferimento a chiari principi geometrico-astronomici necessari per la costruzione delle linee orarie sugli orologi solari. Partendo, quindi, dall’edizione del De architectura di Fra Giocondo che presenta una ricostruzione raffinata ed esatta dell’analemma, da intendersi come una proiezione ortogonale dei cerchi significativi della sfera celeste sul piano del meridiano, il presente contributo vuole analizzare e confrontare la costruzione del metodo per la realizzazione degli orologi solari, esaminato -nella declinazione delle varie pubblicazioni conservate nella biblioteca di Montecassino- oltre che sotto il profilo storico anche nelle sue connotazioni geometrico-proiettive applicate alla sfera.
2010
9788860555724
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