Edizione critica di "Composizione n. 2" per orchestra di Bruno Maderna

"Composizione n. 2" per orchestra di Bruno Maderna, presentata in prima esecuzione a Darmstadt nel 1950, è una delle opere più importanti della prima stagione creativa dell’autore. Il manoscritto autografo di proprietà dell’editore (normalmente utilizzato per le successive riprese del pezzo) non corrisponde alla versione originale dell’opera, ma reca tagli e cancellature operate in modo affrettato e lacunoso in occasione di un’esecuzione diretta da Hermann Scherchen a Torino nel 1952. Le ricerche condotte presso la Paul Sacher Stiftung di Basilea, la biblioteca dell’Internationales Musikinstitut di Darmstadt, l’Archivio Musica della RAI di Torino e l’archivio della SDR hanno permesso di rintracciare una serie di importanti fonti cartacee (lucidi autografi non consegnati all’editore, copia fotostatica della versione originale, stesure premilinari della partitura, schizzi preparatori e abbozzi, lucidi e copie fostatiche delle parti strumentali) e di fonti sonore (registrazioni di varie esecuzioni, dirette anche dall’autore). Le discrepanze tra un’esecuzione diretta dal compositore nel 1953 e il testo consegnato all’editore nel 1952 dimostrano che la volontà d’autore non può essere identificata in modo univoco con l’ultima stesura della partitura, anche se si tratta di una redazione autografa. La collazione delle diverse fonti scritte e sonore ha reso possibile la costituzione di un testo critico che, pur assumendo come testimone principale la prima versione del pezzo, recensisce e discute in apparato tutte le lezioni alternative suggerite dalle altre fonti, in modo tale da consentire un’eventuale esecuzione del pezzo nelle diverse versioni realizzate sotto la diretta supervisione dall’autore.