(Collana 'Gli ori del Gargano' n.7) Lo studio è dedicato alla messa in forma di una particolare storia del Gargano, consegnata di frequente in una dimensione univoca e costante, e che invece spesso si rivela come narrazione prodotta da tensioni, pressioni, rappresentazioni simboliche e spinte differenziate. Recuperare il peso specifico di alcuni passaggi significativi di questo insieme può dare efficacia ad un tentativo volto principalmente a scandire una storia fatta di tante storie, tutte potenzialmente essenziali. Talune problematiche, oggi avvertite col peso dell’urgenza, della attualità, della modernità, furono già in altri tempi riconosciute come urgenti, attuali, moderne. Gli studi religiosi sui famosi santuari garganici, ad esempio, hanno sottolineato, fin dal primo consolidamento dei culti, l’esistenza di una forza centripeta, capace di attrarre folle di pellegrini penitenti, di fedeli praticanti, di semplici curiosi. Nello stesso tempo, però, essi hanno evidenziato una tendenza centrifuga, quanto meno legata all’ampia diffusione dei culti e alla riconoscibilità taumaturgica e terapeutica della santità. Durante lo stesso arco di tempo, le autorità ecclesiastiche sono state inoltre impegnate su un diverso fronte, nel tentativo di arginare la crescente e rivendicata autonomia dei sodalizi laicali, i quali hanno rappresentato un efficace punto di contatto tra la realtà sociale di riferimento e la missione di apostolato. Infine, nel territorio occupato dalla ideologia mitico-rituale della morte, la cultura popolare ha speso molte delle sue energie nel tentativo di custodire una specifica autonomia e una significativa riconoscibilità.
Verso l'aldilà. Devozioni e solidarietà
DE VITA, Giovanni
2007-01-01
Abstract
(Collana 'Gli ori del Gargano' n.7) Lo studio è dedicato alla messa in forma di una particolare storia del Gargano, consegnata di frequente in una dimensione univoca e costante, e che invece spesso si rivela come narrazione prodotta da tensioni, pressioni, rappresentazioni simboliche e spinte differenziate. Recuperare il peso specifico di alcuni passaggi significativi di questo insieme può dare efficacia ad un tentativo volto principalmente a scandire una storia fatta di tante storie, tutte potenzialmente essenziali. Talune problematiche, oggi avvertite col peso dell’urgenza, della attualità, della modernità, furono già in altri tempi riconosciute come urgenti, attuali, moderne. Gli studi religiosi sui famosi santuari garganici, ad esempio, hanno sottolineato, fin dal primo consolidamento dei culti, l’esistenza di una forza centripeta, capace di attrarre folle di pellegrini penitenti, di fedeli praticanti, di semplici curiosi. Nello stesso tempo, però, essi hanno evidenziato una tendenza centrifuga, quanto meno legata all’ampia diffusione dei culti e alla riconoscibilità taumaturgica e terapeutica della santità. Durante lo stesso arco di tempo, le autorità ecclesiastiche sono state inoltre impegnate su un diverso fronte, nel tentativo di arginare la crescente e rivendicata autonomia dei sodalizi laicali, i quali hanno rappresentato un efficace punto di contatto tra la realtà sociale di riferimento e la missione di apostolato. Infine, nel territorio occupato dalla ideologia mitico-rituale della morte, la cultura popolare ha speso molte delle sue energie nel tentativo di custodire una specifica autonomia e una significativa riconoscibilità.File | Dimensione | Formato | |
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