Nel volume “La pubblicità degli enti senza scopo di lucro”, si analizza, in chiave critica, la funzione costitutiva dell’iscrizione nel registro delle persone giuridiche, con riferimenti alla pubblicità degli enti nell’Unione europea. Nel quadro della legislazione del settore c.d. non profit che ha ridimensionato la nozione unitaria di ente, creando una molteplicità di forme giuridiche per le quali il requisito della personalità giuridica non ha ormai rilievo alcuno, si evidenzia come la disciplina del titolo II del libro primo del c.c. svolga un ruolo residuale rispetto alla gran parte delle organizzazioni non profit. In considerazione del fatto che un ente riconosciuto è ben di rado sottoposto esclusivamente alla disciplina codicistica e non anche a particolari statuti di privilegio si sottolinea l’insufficienza del registro delle persone giuridiche a rappresentare compiutamente il sistema pubblicitario degli enti senza scopo di lucro. Nell’ambito di una improcrastinabile riforma dell’intero Titolo II del libro primo si propone una riflessione circa l'opportunità di affidare ad un unico soggetto il compito di riconoscimento, registrazione e vigilanza sugli enti senza scopo di lucro, così come avviene nei paesi anglosassoni. La “peculiarità” del sistema Italia e l’indubbia supremazia giuridica del nostro Paese impone, tuttavia, di adeguare il sistema prevedendo accanto ad un’ Autorità nazionale, sedi decentrate su base regionale ovvero provinciale.
"La pubblicità degli Enti senza scopo di lucro"
VERDE, Camillo
2006-01-01
Abstract
Nel volume “La pubblicità degli enti senza scopo di lucro”, si analizza, in chiave critica, la funzione costitutiva dell’iscrizione nel registro delle persone giuridiche, con riferimenti alla pubblicità degli enti nell’Unione europea. Nel quadro della legislazione del settore c.d. non profit che ha ridimensionato la nozione unitaria di ente, creando una molteplicità di forme giuridiche per le quali il requisito della personalità giuridica non ha ormai rilievo alcuno, si evidenzia come la disciplina del titolo II del libro primo del c.c. svolga un ruolo residuale rispetto alla gran parte delle organizzazioni non profit. In considerazione del fatto che un ente riconosciuto è ben di rado sottoposto esclusivamente alla disciplina codicistica e non anche a particolari statuti di privilegio si sottolinea l’insufficienza del registro delle persone giuridiche a rappresentare compiutamente il sistema pubblicitario degli enti senza scopo di lucro. Nell’ambito di una improcrastinabile riforma dell’intero Titolo II del libro primo si propone una riflessione circa l'opportunità di affidare ad un unico soggetto il compito di riconoscimento, registrazione e vigilanza sugli enti senza scopo di lucro, così come avviene nei paesi anglosassoni. La “peculiarità” del sistema Italia e l’indubbia supremazia giuridica del nostro Paese impone, tuttavia, di adeguare il sistema prevedendo accanto ad un’ Autorità nazionale, sedi decentrate su base regionale ovvero provinciale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.