Sulla base di una definizione operativa del concetto di Allegoria quale combinazione di prosopopea (soggetto) e metafora (azione), si rifletterà sulle differenze tra alcuni passaggi del Chevalier de la Charrette e del Chevalier au Lion di Chrétien, allo scopo di individuare quali siano i casi che configurano la presenza di vere e proprie personificazioni e in quali casi esse si dimostrino davvero funzionali alla definizione di un quadro effettivamente allegorico. Allo stesso tempo, si mostrerà che tutti i casi presentati denotano l’emergere sulla superficie del testo delle forze tematiche che supportano l’impianto drammatico dei romanzi in questione e spesso mirano a chiarire lo spessore critico di determinati passi nodali della narrazione. Tipicamente, Chrétien sintetizza in termini categoriali gli estremi di un dilemma di fronte al quale il protagonista si trova a dover compiere una scelta drammatica, oppure quelli di una circostanza apparentemente paradossale in cui finisce per trovarsi a causa di scelte precedentemente operate. Sulla base di una serie di evidenze testuali, si concluderà che Chrétien impiega l’abstractum agens al fine di evidenziare la congruenza tra matiere e sen, cioè la congruenza delle situazioni descritte rispetto all’intelaiatura tematica che sostanzia la narrazione romanzesca.
Prosopopea, allegoria e forze tematiche nei romanzi di Chrétien de Troyes
FUKSAS, Anatole Pierre
2013-01-01
Abstract
Sulla base di una definizione operativa del concetto di Allegoria quale combinazione di prosopopea (soggetto) e metafora (azione), si rifletterà sulle differenze tra alcuni passaggi del Chevalier de la Charrette e del Chevalier au Lion di Chrétien, allo scopo di individuare quali siano i casi che configurano la presenza di vere e proprie personificazioni e in quali casi esse si dimostrino davvero funzionali alla definizione di un quadro effettivamente allegorico. Allo stesso tempo, si mostrerà che tutti i casi presentati denotano l’emergere sulla superficie del testo delle forze tematiche che supportano l’impianto drammatico dei romanzi in questione e spesso mirano a chiarire lo spessore critico di determinati passi nodali della narrazione. Tipicamente, Chrétien sintetizza in termini categoriali gli estremi di un dilemma di fronte al quale il protagonista si trova a dover compiere una scelta drammatica, oppure quelli di una circostanza apparentemente paradossale in cui finisce per trovarsi a causa di scelte precedentemente operate. Sulla base di una serie di evidenze testuali, si concluderà che Chrétien impiega l’abstractum agens al fine di evidenziare la congruenza tra matiere e sen, cioè la congruenza delle situazioni descritte rispetto all’intelaiatura tematica che sostanzia la narrazione romanzesca.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
fuksas_rhesis_2013.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
DRM non definito
Dimensione
202.28 kB
Formato
Adobe PDF
|
202.28 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.