L'abbazia di Montecassino non è stata unicamente un centro di irradiazione spirituale, culturale ed artistico, ma in diversi periodi della sua storia anche centro organizzativo e di promozione economica di quella che fu la "terra di san Benedetto". S. Benedetto arrivò a Montecassino nel 529, trovandovi le vestigia di quello che era stato un fiorente centro di vita romana; S. Gregorio Magno nei suoi "Dialoghi" ci narra che egli distrusse il tempio di Apollo e la sua ara e incendiò il bosco sacro per fare posto a quello che sarebbe stato il primo monastero benedettino. Nell'XI secolo Montecassino vive il più splendido periodo della sua storia, quando nel 1058 viene eletto abate il beneventano Desiderio, divenuto poi papa col nome di Vittore III (1086-1087). Egli iniziò un periodo di grandi opere architettoniche, tanto che alla sua morte il monastero è quasi completamente riedificato in forme così grandiose da distaccare tutto ciò che di simile poteva esistere in quegli anni in Occidente. Successivamente ogni periodo storico lascia una traccia sul monumento, anche se sono le grandi trasformazioni del Cinquecento e del Seicento che incidono più profondamente nella storia architettonica dell'abbazia, tramandandoci un grande monumento della rinascenza e dell'età barocca, occultando le opere medievali. Il 15 febbraio 1944 l'abbazia è completamente distrutta dalle bombe alleate; l'anno successivo iniziano i lavori di ricostruzione, ultimati ufficialmente il 25 ottobre 1964 quando fu riconsacrata, per la quarta volta dalla sua fondazione, la basilica abbaziale. L'Abbazia di Montecassino è stata dunque per secoli uno dei monumenti più importanti dell'architettura europea, è normale quindi che molti tra i più grandi maestri del Rinascimento e delle epoche successive vi si siano recati per studiarla ed abbiano lasciato come testimonianze del loro passaggio dei disegni di rilievo, e talvolta di progetto che sono preziose testimonianze per approfondire e chiarificare le vicende storiche ed architettoniche del grande monumento benedettino.

L'Abbazia di Montecassino. disegni di rilievo e di progetto per la conoscenza e per la memoria.

CIGOLA, Michela
1997-01-01

Abstract

L'abbazia di Montecassino non è stata unicamente un centro di irradiazione spirituale, culturale ed artistico, ma in diversi periodi della sua storia anche centro organizzativo e di promozione economica di quella che fu la "terra di san Benedetto". S. Benedetto arrivò a Montecassino nel 529, trovandovi le vestigia di quello che era stato un fiorente centro di vita romana; S. Gregorio Magno nei suoi "Dialoghi" ci narra che egli distrusse il tempio di Apollo e la sua ara e incendiò il bosco sacro per fare posto a quello che sarebbe stato il primo monastero benedettino. Nell'XI secolo Montecassino vive il più splendido periodo della sua storia, quando nel 1058 viene eletto abate il beneventano Desiderio, divenuto poi papa col nome di Vittore III (1086-1087). Egli iniziò un periodo di grandi opere architettoniche, tanto che alla sua morte il monastero è quasi completamente riedificato in forme così grandiose da distaccare tutto ciò che di simile poteva esistere in quegli anni in Occidente. Successivamente ogni periodo storico lascia una traccia sul monumento, anche se sono le grandi trasformazioni del Cinquecento e del Seicento che incidono più profondamente nella storia architettonica dell'abbazia, tramandandoci un grande monumento della rinascenza e dell'età barocca, occultando le opere medievali. Il 15 febbraio 1944 l'abbazia è completamente distrutta dalle bombe alleate; l'anno successivo iniziano i lavori di ricostruzione, ultimati ufficialmente il 25 ottobre 1964 quando fu riconsacrata, per la quarta volta dalla sua fondazione, la basilica abbaziale. L'Abbazia di Montecassino è stata dunque per secoli uno dei monumenti più importanti dell'architettura europea, è normale quindi che molti tra i più grandi maestri del Rinascimento e delle epoche successive vi si siano recati per studiarla ed abbiano lasciato come testimonianze del loro passaggio dei disegni di rilievo, e talvolta di progetto che sono preziose testimonianze per approfondire e chiarificare le vicende storiche ed architettoniche del grande monumento benedettino.
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