La sentenza resa dalla Corte di giustizia nel procedimento Kempter ha integrato alcuni aspetti controversi della ricostruzione fornita dalla precedente pronuncia Kühne & Heitz, del 13 gennaio 2004. L’articolo approfondisce le precisazioni apportate dalla Corte di giustizia in merito all’obbligo gravante su di un organo amministrativo nazionale, in applicazione del principio di cooperazione derivante dall’art. 10 CE, di riesaminare una decisione amministrativa divenuta definitiva in seguito all’esaurimento dei rimedi giurisdizionali interni, al fine di tener conto dell’interpretazione della disposizione pertinente di diritto comunitario nel frattempo accolta dalla Corte. Si tratta di un profilo estremamente interessante, in quanto legato, da un punto di vista teorico, al rapporto tra ordinamento interno e comunitario, e da un punto di vista pratico, alla più ampia tematica degli strumenti di tutela risarcitoria o eventualmente ripristinatoria cui possono avere accesso i singoli cittadini in caso di violazione, da parte dello Stato membro di appartenenza, di “diritti” attribuiti da una normativa comunitaria.

Sull’obbligo di riesame delle decisioni amministrative contrarie al diritto comunitario [Commento a CGCE Grande sezione 12 febbraio 2008 (causa C-2/06)]

DE LUCA, Piero
2008-01-01

Abstract

La sentenza resa dalla Corte di giustizia nel procedimento Kempter ha integrato alcuni aspetti controversi della ricostruzione fornita dalla precedente pronuncia Kühne & Heitz, del 13 gennaio 2004. L’articolo approfondisce le precisazioni apportate dalla Corte di giustizia in merito all’obbligo gravante su di un organo amministrativo nazionale, in applicazione del principio di cooperazione derivante dall’art. 10 CE, di riesaminare una decisione amministrativa divenuta definitiva in seguito all’esaurimento dei rimedi giurisdizionali interni, al fine di tener conto dell’interpretazione della disposizione pertinente di diritto comunitario nel frattempo accolta dalla Corte. Si tratta di un profilo estremamente interessante, in quanto legato, da un punto di vista teorico, al rapporto tra ordinamento interno e comunitario, e da un punto di vista pratico, alla più ampia tematica degli strumenti di tutela risarcitoria o eventualmente ripristinatoria cui possono avere accesso i singoli cittadini in caso di violazione, da parte dello Stato membro di appartenenza, di “diritti” attribuiti da una normativa comunitaria.
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