Sulla base di casi specifici si descrivono due forme contrapposte di uso dello spazio urbano nell’Italia centrale tirrenica nel corso della tarda Repubblica e all'inizio del Principato, e si propone di interpretare il mutamento evidenziato nel contesto delle trasformazioni storiche generali in atto in queste epoche. In primo luogo si analizza un grande santuario urbano tardo-repubblicano recentemente individuato nella colonia di Fabrateria Nova (S. Giovanni Incarico – Frosinone) e se ne ipotizza una funzione decisiva nella progettazione dello spazio cittadino, proponendo per esso una valenza identitaria per la comunità locale. Nella seconda parte, dedicata al municipio di Casinum (Cassino – Frosinone), si mostra come nel primo periodo imperiale una sola famiglia aristocratica potesse imprimere il proprio sigillo sul luogo di origine attraverso la donazione di edifici pubblici, tanto da trasformare gran parte della città in un monumento familiare. Il denominatore comune risiede nel mutamento dell’identità collettiva, determinante nella concezione dello spazio in queste epoche storiche.

Der Wandel urbaner Räume zwischen Republik und Prinzipat. Zwei Fallstudien

POLITO, Eugenio
2012-01-01

Abstract

Sulla base di casi specifici si descrivono due forme contrapposte di uso dello spazio urbano nell’Italia centrale tirrenica nel corso della tarda Repubblica e all'inizio del Principato, e si propone di interpretare il mutamento evidenziato nel contesto delle trasformazioni storiche generali in atto in queste epoche. In primo luogo si analizza un grande santuario urbano tardo-repubblicano recentemente individuato nella colonia di Fabrateria Nova (S. Giovanni Incarico – Frosinone) e se ne ipotizza una funzione decisiva nella progettazione dello spazio cittadino, proponendo per esso una valenza identitaria per la comunità locale. Nella seconda parte, dedicata al municipio di Casinum (Cassino – Frosinone), si mostra come nel primo periodo imperiale una sola famiglia aristocratica potesse imprimere il proprio sigillo sul luogo di origine attraverso la donazione di edifici pubblici, tanto da trasformare gran parte della città in un monumento familiare. Il denominatore comune risiede nel mutamento dell’identità collettiva, determinante nella concezione dello spazio in queste epoche storiche.
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