La decisione di iniziare un nuovo comportamento può essere considerata come processo autoregolativo di avvicinamento nel quale il progresso verso l’obiettivo individuale è individuato dalla riduzione della discrepanza tra lo stato attuale del soggetto e lo stato di riferimento desiderato. Le dinamiche decisionali che sottostanno al mantenimento del comportamento possono essere concettualizzate invece come processi autoregolativi di evitamento attraverso i quali i soggetti si sforzano di mantenere una discrepanza tra lo stato attuale e lo stato di riferimento indesiderato. Le decisioni di mantenimento comportamentale implicano la considerazione delle esperienze che i soggetti hanno del nuovo pattern e la valutazione di tali esperienze come sufficientemente desiderabili da garantire la continuazione dell’azione. I soggetti manterranno un cambiamento nel comportamento solo se saranno soddisfatti da ciò che hanno realizzato. Decidere e scegliere con un alto livello di sicurezza e assertività può essere meno dispendioso di decidere con un basso livello di fiducia. Dunque i soggetti con un alto livello di autoefficacia nei processi decisionali sono meno vulnerabili alla riduzione autoregolativa post-decisionale. Le decisioni che riguardano l’inizio di un nuovo pattern comportamentale implicano una considerazione dei potenziali benefici del nuovo pattern rispetto alla situazione corrente, per cui la decisione di dare inizio ad un nuovo comportamento dipende dalla formazione di aspettative favorevoli per gli esiti futuri, mentre le decisioni di mantenimento del comportamento implicano la considerazione delle esperienze che i soggetti hanno del nuovo pattern e la valutazione di tali esperienze come sufficientemente desiderabili da garantire la continuazione dell’azione. L’autocontrollo può essere incrementato quando i soggetti sono in grado di decidere e agire in accordo con costrutti globali di una situazione piuttosto che con costrutti locali. Considerare il perché si è coinvolti in una particolare azione, piuttosto che il come, riduce la preferenza per i risultati immediati producendo un più elevato differimento della gratificazione. Da questa prospettiva, invitando a riflettere sul perché si è impegnati in una determinata azione si sottolinea il valore ultimo o la desiderabilità dell’azione.
Decision Making e Autoregolazione
DIOTAIUTI, Pierluigi
2010-01-01
Abstract
La decisione di iniziare un nuovo comportamento può essere considerata come processo autoregolativo di avvicinamento nel quale il progresso verso l’obiettivo individuale è individuato dalla riduzione della discrepanza tra lo stato attuale del soggetto e lo stato di riferimento desiderato. Le dinamiche decisionali che sottostanno al mantenimento del comportamento possono essere concettualizzate invece come processi autoregolativi di evitamento attraverso i quali i soggetti si sforzano di mantenere una discrepanza tra lo stato attuale e lo stato di riferimento indesiderato. Le decisioni di mantenimento comportamentale implicano la considerazione delle esperienze che i soggetti hanno del nuovo pattern e la valutazione di tali esperienze come sufficientemente desiderabili da garantire la continuazione dell’azione. I soggetti manterranno un cambiamento nel comportamento solo se saranno soddisfatti da ciò che hanno realizzato. Decidere e scegliere con un alto livello di sicurezza e assertività può essere meno dispendioso di decidere con un basso livello di fiducia. Dunque i soggetti con un alto livello di autoefficacia nei processi decisionali sono meno vulnerabili alla riduzione autoregolativa post-decisionale. Le decisioni che riguardano l’inizio di un nuovo pattern comportamentale implicano una considerazione dei potenziali benefici del nuovo pattern rispetto alla situazione corrente, per cui la decisione di dare inizio ad un nuovo comportamento dipende dalla formazione di aspettative favorevoli per gli esiti futuri, mentre le decisioni di mantenimento del comportamento implicano la considerazione delle esperienze che i soggetti hanno del nuovo pattern e la valutazione di tali esperienze come sufficientemente desiderabili da garantire la continuazione dell’azione. L’autocontrollo può essere incrementato quando i soggetti sono in grado di decidere e agire in accordo con costrutti globali di una situazione piuttosto che con costrutti locali. Considerare il perché si è coinvolti in una particolare azione, piuttosto che il come, riduce la preferenza per i risultati immediati producendo un più elevato differimento della gratificazione. Da questa prospettiva, invitando a riflettere sul perché si è impegnati in una determinata azione si sottolinea il valore ultimo o la desiderabilità dell’azione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.