Si affrontano alcune questioni di natura metodologica relative agli autografi degli umanisti, da Coluccio Salutati ad Antonio Corbinelli, da Marsilio Ficino a Giovanni Pico e Poliziano. In particolare si cerca di mettere in guardia contro i facili inganni nascosti nelle attribuzioni di ‘mani’ in un campo in cui paleografia e filologia devono reciprocamente sostenersi. Si sottolineano inoltre le insidie nascoste nelle correzioni d’autore effettuate da alcuni umanisti, come Leon Battista Alberti e il Marsilio Ficino, soliti correggere in maniera del tutto estemporanea i loro scritti in più esemplari della stessa opera.
Questioni di autografia nel Quattrocento fiorentino
GENTILE, Sebastiano
2010-01-01
Abstract
Si affrontano alcune questioni di natura metodologica relative agli autografi degli umanisti, da Coluccio Salutati ad Antonio Corbinelli, da Marsilio Ficino a Giovanni Pico e Poliziano. In particolare si cerca di mettere in guardia contro i facili inganni nascosti nelle attribuzioni di ‘mani’ in un campo in cui paleografia e filologia devono reciprocamente sostenersi. Si sottolineano inoltre le insidie nascoste nelle correzioni d’autore effettuate da alcuni umanisti, come Leon Battista Alberti e il Marsilio Ficino, soliti correggere in maniera del tutto estemporanea i loro scritti in più esemplari della stessa opera.File in questo prodotto:
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