Viene preso in esame, attraverso l’analisi di alcuni casi specifici, lo scarto fra le dottrine ortografiche latine di epoca imperiale e le prassi grafiche ricostruibili sia dalla tradizione dei testi letterari latini sia dalle testimonianze epigrafiche. Le dottrine ortografiche latine, oscillanti fra un atteggiamento più diffuso di sostanziale omologazione fra scrittura e pronunzia, che tende quindi a privilegiare l’usus di fronte alla regula, e uno più problematico, che identifica alcuni casi in cui è difficile seguire questo approccio e che tiene presenti anche le ragioni delle grafie etimologiche, non sono comunque state in grado di introdurre elementi normativi stabili nelle prassi scrittorie, influenzate dalle modifiche nella pronunzia, con il risultato che la scrittura latina non ha mai potuto raggiungere un livello stabile di coerenza grafica.
Recta scriptura e recte scribendi scientia: l’ortografia latina in epoca imperiale fra prassi e insegnamento
DE PAOLIS, Paolo
2013-01-01
Abstract
Viene preso in esame, attraverso l’analisi di alcuni casi specifici, lo scarto fra le dottrine ortografiche latine di epoca imperiale e le prassi grafiche ricostruibili sia dalla tradizione dei testi letterari latini sia dalle testimonianze epigrafiche. Le dottrine ortografiche latine, oscillanti fra un atteggiamento più diffuso di sostanziale omologazione fra scrittura e pronunzia, che tende quindi a privilegiare l’usus di fronte alla regula, e uno più problematico, che identifica alcuni casi in cui è difficile seguire questo approccio e che tiene presenti anche le ragioni delle grafie etimologiche, non sono comunque state in grado di introdurre elementi normativi stabili nelle prassi scrittorie, influenzate dalle modifiche nella pronunzia, con il risultato che la scrittura latina non ha mai potuto raggiungere un livello stabile di coerenza grafica.File | Dimensione | Formato | |
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