Negli ultimi anni si Ë assistito ad un aumento costante di accoglienze in strutture di lungodegenza a carattere socio-assistenziale nei cui ospiti il rischio di malnutrizione appare superiore rispetto agli anziani che vivono nel loro ambiente abituale. Eí stato condotto uno studio nelle strutture residenziali per anziani presenti nel territorio del Distretto Sanitario ìDî ASL di Frosinone, allo scopo di valutarne lo stato nutrizionale che in questa popolazione Ë ritenuto tra i principali fattori responsabili del mantenimento dello stato di salute e di un grado elevato di autosufficienza. Sono stati invitati a partecipare gli ospiti di 8 strutture socio sanitarie di et‡ superiore ai 65 anni e residenti da almeno 2 mesi. La valutazione dello stato nutrizionale Ë stata effettuata affiancando alle consuete rilevazioni degli indici antropometrici per il calcolo dellíIndice di Massa Corporea il rilevamento dati previsto dal Mini Nutritional Assessment. Sono stati, inoltre, rilevati per mezzo di un questionario, dati relativi a livello di istruzione e di vita sociale, legami familiari, periodo di permanenza presso la struttura, attivit‡ fisica, presenza di patologie, frequenza di episodi diarroici, abitudini alimentari. Líanalisi statistica Ë stata effettuata con il software Epi Info, ver.3.3. Hanno aderito allo studio 184 anziani. Il 69.4 % degli partecipanti Ë stato ricoverato su proposta dei parenti, principalmente per motivi di salute e líimpossibilit‡ della famiglia a prendersene cura. Una moderata riduzione dellíindipendenza Ë dichiarata dal 37.9% dei soggetti. Il valore medio dellíIMC Ë stato 27.3 (26.0 per i maschi e 28.0 per le femmine; p=0.01), il punteggio medio dellíMNA Ë risultato 20.6 (20.7 nei maschi e 20.5 nelle femmine) non si sono riscontrate differenze statisticamente significative in relazione al sesso e allíet‡. Nel campione esaminato la prevalenza dei soggetti, in base ai valori soglia di IMC, Ë risultata 6,3% per il sottopesoe 30,8% per il normopeso. La descrizione del campione fornita dallí MNA, invece, evidenzia malnutrizionein atto nel 13% del campione e rischio di malnutrizionenel 66,1%. Dal nostro studio si desume che líutilizzazione del solo IMC per la valutazione dello stato nutrizionale nellíet‡ anziana pone non poche problematiche di interpretazione giacchÈ la descrizione che se ne ricava non considera variabili determinanti nellíinsorgenza di stati di malnutrizione quali la diminuzione dellíassunzione di cibo, líimmobilit‡, il decremento ponderale non intenzionale. LíMNA in queste condizioni si rivela uno strumento pi˘ idoneo e in grado di dare una valutazione dinamica del rischio di compromissione dello stato di nutrizione.
Valutazione dello stato nutrizionale degli anziani istituzionalizzati del territorio del Distretto “D” della ASL di Frosinone
LANGIANO, Elisa;FERRARA, Maria;DE VITO, Elisabetta
2009-01-01
Abstract
Negli ultimi anni si Ë assistito ad un aumento costante di accoglienze in strutture di lungodegenza a carattere socio-assistenziale nei cui ospiti il rischio di malnutrizione appare superiore rispetto agli anziani che vivono nel loro ambiente abituale. Eí stato condotto uno studio nelle strutture residenziali per anziani presenti nel territorio del Distretto Sanitario ìDî ASL di Frosinone, allo scopo di valutarne lo stato nutrizionale che in questa popolazione Ë ritenuto tra i principali fattori responsabili del mantenimento dello stato di salute e di un grado elevato di autosufficienza. Sono stati invitati a partecipare gli ospiti di 8 strutture socio sanitarie di et‡ superiore ai 65 anni e residenti da almeno 2 mesi. La valutazione dello stato nutrizionale Ë stata effettuata affiancando alle consuete rilevazioni degli indici antropometrici per il calcolo dellíIndice di Massa Corporea il rilevamento dati previsto dal Mini Nutritional Assessment. Sono stati, inoltre, rilevati per mezzo di un questionario, dati relativi a livello di istruzione e di vita sociale, legami familiari, periodo di permanenza presso la struttura, attivit‡ fisica, presenza di patologie, frequenza di episodi diarroici, abitudini alimentari. Líanalisi statistica Ë stata effettuata con il software Epi Info, ver.3.3. Hanno aderito allo studio 184 anziani. Il 69.4 % degli partecipanti Ë stato ricoverato su proposta dei parenti, principalmente per motivi di salute e líimpossibilit‡ della famiglia a prendersene cura. Una moderata riduzione dellíindipendenza Ë dichiarata dal 37.9% dei soggetti. Il valore medio dellíIMC Ë stato 27.3 (26.0 per i maschi e 28.0 per le femmine; p=0.01), il punteggio medio dellíMNA Ë risultato 20.6 (20.7 nei maschi e 20.5 nelle femmine) non si sono riscontrate differenze statisticamente significative in relazione al sesso e allíet‡. Nel campione esaminato la prevalenza dei soggetti, in base ai valori soglia di IMC, Ë risultata 6,3% per il sottopesoe 30,8% per il normopeso. La descrizione del campione fornita dallí MNA, invece, evidenzia malnutrizionein atto nel 13% del campione e rischio di malnutrizionenel 66,1%. Dal nostro studio si desume che líutilizzazione del solo IMC per la valutazione dello stato nutrizionale nellíet‡ anziana pone non poche problematiche di interpretazione giacchÈ la descrizione che se ne ricava non considera variabili determinanti nellíinsorgenza di stati di malnutrizione quali la diminuzione dellíassunzione di cibo, líimmobilit‡, il decremento ponderale non intenzionale. LíMNA in queste condizioni si rivela uno strumento pi˘ idoneo e in grado di dare una valutazione dinamica del rischio di compromissione dello stato di nutrizione.File | Dimensione | Formato | |
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