Le migrazioni umane hanno sempre favorito la disseminazione delle malattie infettive e sempre costituiranno la principale modalità di diffusione nelle diverse popolazioni ed aree geografiche. Oggi, ogni anno più di 500 milioni di persone si spostano da un punto all’altro del globo per svariati motivi, di lavoro, di svago, di religione ecc… Di questi circa il 10%, pari a non meno di 50 milioni di persone, si dirige da paesi industrializzati verso paesi in via di sviluppo in cui, sia per le caratteristiche climatiche che per la persistenza di situazioni di carenza igienico-sanitarie, è maggiore il rischio di contrarre una malattia infettiva. In Italia, secondo dati del Ministero della Salute, gli italiani che annualmente partono per località estere, spesso tropicali, sono circa 18 milioni. Anche nel nostro paese, una insufficiente informazione sulle norme da osservare prima, durante e dopo il viaggio ha come conseguenze problemi di salute per almeno un turista su quattro, dalla comune diarrea del viaggiatore a patologie ben più gravi. Al fine di determinare le conoscenze dei giovani riguardo le malattie infettive, le loro modalità di trasmissione ed i comportamenti da assumere in relazione a viaggi in paesi ad alto rischio di contagio è stata avviata un’indagine, che ha previsto la somministrazione di un questionario a 391 studenti frequentanti le scuole superiori di Cassino invitati poi a visitare una mostra sul tema. Dai dati elaborati è emerso che i giovani sono poco informati sulle malattie infettive e addirittura ignorano le modalità di trasmissione di molte di esse. Pur riconoscendo la vaccinazione come pratica preventiva necessitano di idonea informazione sulle norme da osservare prima, durante e dopo il viaggio soprattutto considerando che oggi viaggiare è diventata una consuetudine diffusa tra i giovanissimi. Tale situazione palesa la necessità di intraprendere azioni educative che abbiano come obiettivo quello di offrire ai giovani l’opportunità di essere protagonisti di interventi tesi alla tutela della propria salute e quindi al miglioramento delle proprie condizioni di vita
"Il Viaggio. Luoghi e malattie dei Viaggiatori”. Indagine sulle conoscenze delle malattie infettive e sui comportamenti in un campione di studenti delle Scuole Superiori di Cassino
FERRARA, Maria;LANGIANO, Elisa;DE VITO, Elisabetta
2005-01-01
Abstract
Le migrazioni umane hanno sempre favorito la disseminazione delle malattie infettive e sempre costituiranno la principale modalità di diffusione nelle diverse popolazioni ed aree geografiche. Oggi, ogni anno più di 500 milioni di persone si spostano da un punto all’altro del globo per svariati motivi, di lavoro, di svago, di religione ecc… Di questi circa il 10%, pari a non meno di 50 milioni di persone, si dirige da paesi industrializzati verso paesi in via di sviluppo in cui, sia per le caratteristiche climatiche che per la persistenza di situazioni di carenza igienico-sanitarie, è maggiore il rischio di contrarre una malattia infettiva. In Italia, secondo dati del Ministero della Salute, gli italiani che annualmente partono per località estere, spesso tropicali, sono circa 18 milioni. Anche nel nostro paese, una insufficiente informazione sulle norme da osservare prima, durante e dopo il viaggio ha come conseguenze problemi di salute per almeno un turista su quattro, dalla comune diarrea del viaggiatore a patologie ben più gravi. Al fine di determinare le conoscenze dei giovani riguardo le malattie infettive, le loro modalità di trasmissione ed i comportamenti da assumere in relazione a viaggi in paesi ad alto rischio di contagio è stata avviata un’indagine, che ha previsto la somministrazione di un questionario a 391 studenti frequentanti le scuole superiori di Cassino invitati poi a visitare una mostra sul tema. Dai dati elaborati è emerso che i giovani sono poco informati sulle malattie infettive e addirittura ignorano le modalità di trasmissione di molte di esse. Pur riconoscendo la vaccinazione come pratica preventiva necessitano di idonea informazione sulle norme da osservare prima, durante e dopo il viaggio soprattutto considerando che oggi viaggiare è diventata una consuetudine diffusa tra i giovanissimi. Tale situazione palesa la necessità di intraprendere azioni educative che abbiano come obiettivo quello di offrire ai giovani l’opportunità di essere protagonisti di interventi tesi alla tutela della propria salute e quindi al miglioramento delle proprie condizioni di vitaFile | Dimensione | Formato | |
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