L’analisi di città con forti connotazioni storiche può presentarsi complessa ma è pur sempre possibile: le tecniche di rilevamento e l’acquisizione e interpretazione di fonti storiche e iconografiche, di parti o dell’intero tessuto urbano, consentono di tracciare, comunque, dei profili di analisi in grado di aprire interessanti dibattiti. La sfida nasce quando il campo d’indagine riguarda le «città negate» ovvero quelle che, per mano dell’uomo o per eventi naturali, perdono ogni caratterizzazione fisica, storica e documentale; la ricerca, in questo caso, si muove nel tentativo di approfondire la storia di città che nel processo della loro ricostruzione/nuova edificazione hanno perso le regole e le strutturazioni spaziali che le hanno connotate nei secoli. È da chiedersi se è possibile ritrovare in tessuti urbani così costituiti qualche riflesso dell’antica conformazione spaziale; in questo caso la risposta è da ricercare in una linea di lettura che trova il punto focale in progetti appartenenti ad un passato relativamente recente attraverso cui sia possibile recuperare se non un intero percorso cronologico di sviluppo, perlomeno alcuni dei momenti significativi; interessanti considerazioni in questo senso possono essere fatte sull’edilizia residenziale pubblica del XX secolo, che ha spesso assunto un ruolo determinante nella crescita di molti organismi urbani. Per effettuare questa sperimentazione di analisi urbana la città di Cassino, le cui vicende storiche hanno determinato in modo singolare il rapporto dell’uomo con il luogo e la conformazione del luogo stesso, risulta essere un interessante caso di studio. Strettamente connessa all’abbazia benedettina di Montecassino, la città risulta storicamente consolidata e caratterizzata fino agli eventi del secondo conflitto mondiale che cancellano ogni segno del suo passato. Nell’esigenza di tracciare le regole di alcuni dei momenti della storia del tessuto urbano andato distrutto si sono individuati alcuni elementi di comune denominazione: gli interventi di edilizia residenziale pubblica. La nascita e lo sviluppo urbano della città si possono racchiudere in due categorie, espressione nel tempo del dualismo laico-religioso che ne ha sempre fortemente condizionato la storia: l’abbazia di Montecassino, a cui si deve l’origine stessa della città, e gli interventi di edilizia sovvenzionata, che ne hanno segnato i tratti salienti dello sviluppo prima e dopo la guerra.

DISEGNI DI PROGETTO PER LA RICONFIGURAZIONE DI UN TESSUTO URBANO

PELLICCIO, Assunta;CIGOLA, Michela
2005-01-01

Abstract

L’analisi di città con forti connotazioni storiche può presentarsi complessa ma è pur sempre possibile: le tecniche di rilevamento e l’acquisizione e interpretazione di fonti storiche e iconografiche, di parti o dell’intero tessuto urbano, consentono di tracciare, comunque, dei profili di analisi in grado di aprire interessanti dibattiti. La sfida nasce quando il campo d’indagine riguarda le «città negate» ovvero quelle che, per mano dell’uomo o per eventi naturali, perdono ogni caratterizzazione fisica, storica e documentale; la ricerca, in questo caso, si muove nel tentativo di approfondire la storia di città che nel processo della loro ricostruzione/nuova edificazione hanno perso le regole e le strutturazioni spaziali che le hanno connotate nei secoli. È da chiedersi se è possibile ritrovare in tessuti urbani così costituiti qualche riflesso dell’antica conformazione spaziale; in questo caso la risposta è da ricercare in una linea di lettura che trova il punto focale in progetti appartenenti ad un passato relativamente recente attraverso cui sia possibile recuperare se non un intero percorso cronologico di sviluppo, perlomeno alcuni dei momenti significativi; interessanti considerazioni in questo senso possono essere fatte sull’edilizia residenziale pubblica del XX secolo, che ha spesso assunto un ruolo determinante nella crescita di molti organismi urbani. Per effettuare questa sperimentazione di analisi urbana la città di Cassino, le cui vicende storiche hanno determinato in modo singolare il rapporto dell’uomo con il luogo e la conformazione del luogo stesso, risulta essere un interessante caso di studio. Strettamente connessa all’abbazia benedettina di Montecassino, la città risulta storicamente consolidata e caratterizzata fino agli eventi del secondo conflitto mondiale che cancellano ogni segno del suo passato. Nell’esigenza di tracciare le regole di alcuni dei momenti della storia del tessuto urbano andato distrutto si sono individuati alcuni elementi di comune denominazione: gli interventi di edilizia residenziale pubblica. La nascita e lo sviluppo urbano della città si possono racchiudere in due categorie, espressione nel tempo del dualismo laico-religioso che ne ha sempre fortemente condizionato la storia: l’abbazia di Montecassino, a cui si deve l’origine stessa della città, e gli interventi di edilizia sovvenzionata, che ne hanno segnato i tratti salienti dello sviluppo prima e dopo la guerra.
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