L’italiano moderno possiede tre pronomi interrogativi – che / che cosa / cosa – in buona parte sovrapponibili. Questa alternanza non esiste da sempre: sembrerebbe estranea, per esempio, all’italiano delle origini, in cui il pronome che, si affianca unicamente al tipo che cosa, non ancora perfettamente cristallizzato (cioè ancora composto da “aggettivo pronominale + sostantivo”: che cosa è, che cose sono?). Di certo, non appartiene all’italiano antico il tipo cosa: nel contributo si mostra che l’unico esempio presente in un libro d’abaco è dovuto a una interpretazione errata dell’editore moderno.

“Che cosa, cosa” nell’italiano antico

LAUTA, Gianluca
2002-01-01

Abstract

L’italiano moderno possiede tre pronomi interrogativi – che / che cosa / cosa – in buona parte sovrapponibili. Questa alternanza non esiste da sempre: sembrerebbe estranea, per esempio, all’italiano delle origini, in cui il pronome che, si affianca unicamente al tipo che cosa, non ancora perfettamente cristallizzato (cioè ancora composto da “aggettivo pronominale + sostantivo”: che cosa è, che cose sono?). Di certo, non appartiene all’italiano antico il tipo cosa: nel contributo si mostra che l’unico esempio presente in un libro d’abaco è dovuto a una interpretazione errata dell’editore moderno.
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