Le più recenti applicazioni dei Neural Radiance Fields (NeRF) nella ricostruzione di scene 3D basate su immagini digitali hanno consentito di testarne le potenzialità, comparando i risultati e ponendo questo nuovo sistema come alternativa alla fotogrammetria e alle tecniche di computer vision nel campo della ricostruzione e del rilievo digitale. Il contributo in oggetto, partendo dalla riflessione scaturita dal concetto di misura e di dismisura intesa invece quale assenza di misura, si propone di testare i NeRF su alcuni casi di studio a scala differente, a partire da set di dati utilizzati per la fotogrammetria digitale. I risultati ottenuti, analizzati alla luce di quelli della più recente letteratura scientifica sullo stesso argomento, confermano per molti aspetti la validità dei NeRF in quanto tecnica che compensa alcune lacune della fotogrammetria, per lo più legate alla resa dei materiali e all’illu- minazione degli ambienti in quanto parametri che influenzano fortemente il dato fotogrammetrico. La sperimentazione, allo stesso tempo, conferma che allo stato attuale i NeRF sono particolarmente promettenti nella visualizzazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale a partire dalla ricostruzione tridimensionale di scene da set fotografici ma che si pongono anche come un campo di ricerca particolarmente aperto a nuove sperimentazioni.
Misura o dismisura? Considerazioni e confronti tra NeRF e fotogrammetria digitale / Measure or out of measure? Considerations and comparisons between NeRF and digital photogrammetry
Marco Saccucci
2024-01-01
Abstract
Le più recenti applicazioni dei Neural Radiance Fields (NeRF) nella ricostruzione di scene 3D basate su immagini digitali hanno consentito di testarne le potenzialità, comparando i risultati e ponendo questo nuovo sistema come alternativa alla fotogrammetria e alle tecniche di computer vision nel campo della ricostruzione e del rilievo digitale. Il contributo in oggetto, partendo dalla riflessione scaturita dal concetto di misura e di dismisura intesa invece quale assenza di misura, si propone di testare i NeRF su alcuni casi di studio a scala differente, a partire da set di dati utilizzati per la fotogrammetria digitale. I risultati ottenuti, analizzati alla luce di quelli della più recente letteratura scientifica sullo stesso argomento, confermano per molti aspetti la validità dei NeRF in quanto tecnica che compensa alcune lacune della fotogrammetria, per lo più legate alla resa dei materiali e all’illu- minazione degli ambienti in quanto parametri che influenzano fortemente il dato fotogrammetrico. La sperimentazione, allo stesso tempo, conferma che allo stato attuale i NeRF sono particolarmente promettenti nella visualizzazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale a partire dalla ricostruzione tridimensionale di scene da set fotografici ma che si pongono anche come un campo di ricerca particolarmente aperto a nuove sperimentazioni.File | Dimensione | Formato | |
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