Il saggio propone una lettura critica di alcuni dei carmi indirizzati dal poeta ferrarese Ludovico Bigo Pittorio a Giovanni Pico della Mirandola, tratti dalle raccolte poetiche "Candida" (1491) e "Tumultuaria carmina" (1492), mai edite modernamente, concentrando l’attenzione sui componimenti di argomento metapoetico. Il saggio mira, inoltre, a ricostruire uno scambio di carmi tra i due, a partire dall’analisi dell’unico epigramma superstite indirizzato da Pico a Ludovico Pittorio.
«Gloria, Pice, chori». Ludovico Pittorio corrispondente pichiano.
Rita Bennardello
2023-01-01
Abstract
Il saggio propone una lettura critica di alcuni dei carmi indirizzati dal poeta ferrarese Ludovico Bigo Pittorio a Giovanni Pico della Mirandola, tratti dalle raccolte poetiche "Candida" (1491) e "Tumultuaria carmina" (1492), mai edite modernamente, concentrando l’attenzione sui componimenti di argomento metapoetico. Il saggio mira, inoltre, a ricostruire uno scambio di carmi tra i due, a partire dall’analisi dell’unico epigramma superstite indirizzato da Pico a Ludovico Pittorio.File in questo prodotto:
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