Lo spunto per un testo interdisciplinare nasce dalla recente attività di formazione svolta, nel gennaio 2020, nell’ambito del “Piano locale per il contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico”; progetto attivo nel Dipartimento di Salute Mentale e delle Patologie da Dipendenze della ASL di Frosinone. Il piano formativo, rivolto agli operatori del settore sanitario, aveva come obiettivo quello di fornire i principali strumenti normativi utili al trattamento di chi si rivolge ai Servizi per le Dipendenze per essere assistito e curato, a seguito dell’introduzione del Gioco D’Azzardo Patologico (GAP) nei livelli di servizi essenziali. Una patologia di dipendenza comportamentale, complessa e multidimensionale, rende difficile apprestare risposte adeguate, attesi anche i numerosi risvolti psicologici e sociali e le dolorose implicazioni personali e familiari. Oltre alla disomogeneità degli strumenti di diagnosi e screening, durante il lungo percorso di cura a cui il soggetto affetto da ludopatia deve sottoporsi, è frequente imbattersi nelle questioni giuridiche fra le più disparate: dalla gestione del denaro alla crisi familiare, fino allo sconfinamento del ludopatico nel “mondo” dell’illegalità, per il reperimento di denaro utile al gioco. Questo lavoro, con un approccio decisamente operativo, vuole essere uno strumento fruibile anche per quella platea di operatori a cui è affidato il difficile compito di indirizzare i giocatori patologici e le loro famiglie, nel fronteggiare le questioni giuridiche più frequentemente connesse alle situazioni tipicamente vissute. Dopo un approfondito esame della normativa vigente in tema di gioco d’azzardo, l’analisi si concentra sui principali istituti forniti dal codice civile, utili alla gestione dei debiti in essere e ad arginare il dissesto, apprestando una tutela anche alle famiglie. Vengono, poi, affrontate le questioni più rilevanti in ambito di crisi coniugale e genitorialità, fino a giungere ai più recenti approdi giurisprudenziali in termini di imputabilità e continuazione dei reati. Nonostante l’evidenza dei numeri, sempre in crescita ad eccezione di un breve arresto registratosi durante il lockdown, il gioco d’azzardo continua a suscitare nello Stato atteggiamenti alquanto ambigui. Nel nostro Paese è, al contempo, contrastato ed incentivato, limitato e promosso, demonizzato ed esaltato. Di certo, si tratta di un fenomeno sociale in forte espansione, che coinvolge un numero sempre crescente di persone e che comporta pesanti riverberi sul piano del vivere sociale.
Gli strumenti giuridici nella cura delle nuove dipendenze: il disturbo da gioco d'azzardo
Grieco,Sarah
2021-01-01
Abstract
Lo spunto per un testo interdisciplinare nasce dalla recente attività di formazione svolta, nel gennaio 2020, nell’ambito del “Piano locale per il contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico”; progetto attivo nel Dipartimento di Salute Mentale e delle Patologie da Dipendenze della ASL di Frosinone. Il piano formativo, rivolto agli operatori del settore sanitario, aveva come obiettivo quello di fornire i principali strumenti normativi utili al trattamento di chi si rivolge ai Servizi per le Dipendenze per essere assistito e curato, a seguito dell’introduzione del Gioco D’Azzardo Patologico (GAP) nei livelli di servizi essenziali. Una patologia di dipendenza comportamentale, complessa e multidimensionale, rende difficile apprestare risposte adeguate, attesi anche i numerosi risvolti psicologici e sociali e le dolorose implicazioni personali e familiari. Oltre alla disomogeneità degli strumenti di diagnosi e screening, durante il lungo percorso di cura a cui il soggetto affetto da ludopatia deve sottoporsi, è frequente imbattersi nelle questioni giuridiche fra le più disparate: dalla gestione del denaro alla crisi familiare, fino allo sconfinamento del ludopatico nel “mondo” dell’illegalità, per il reperimento di denaro utile al gioco. Questo lavoro, con un approccio decisamente operativo, vuole essere uno strumento fruibile anche per quella platea di operatori a cui è affidato il difficile compito di indirizzare i giocatori patologici e le loro famiglie, nel fronteggiare le questioni giuridiche più frequentemente connesse alle situazioni tipicamente vissute. Dopo un approfondito esame della normativa vigente in tema di gioco d’azzardo, l’analisi si concentra sui principali istituti forniti dal codice civile, utili alla gestione dei debiti in essere e ad arginare il dissesto, apprestando una tutela anche alle famiglie. Vengono, poi, affrontate le questioni più rilevanti in ambito di crisi coniugale e genitorialità, fino a giungere ai più recenti approdi giurisprudenziali in termini di imputabilità e continuazione dei reati. Nonostante l’evidenza dei numeri, sempre in crescita ad eccezione di un breve arresto registratosi durante il lockdown, il gioco d’azzardo continua a suscitare nello Stato atteggiamenti alquanto ambigui. Nel nostro Paese è, al contempo, contrastato ed incentivato, limitato e promosso, demonizzato ed esaltato. Di certo, si tratta di un fenomeno sociale in forte espansione, che coinvolge un numero sempre crescente di persone e che comporta pesanti riverberi sul piano del vivere sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.