Lo studio prende l’abbrivio da un testo di Marciano in cui si giustappongono una iurisdictio contentiosa e una iurisdictio voluntaria (D. 1.16.2 pr.). Dopo aver ricostruito lo stato dell'arte sul testo - dalle indubbie difficoltà esegetiche, evidenti sin dall'epoca dei Basilica e protrattesi in età intermedia -, si analizzano gli atti indicati da Marciano quali esplicazioni di voluntaria iurisdictio (manomissioni, emancipazioni ed adozioni), e ci si sofferma sul procedimento mediante il quale essi, nelle diverse epoche storiche, venivano compiuti; sulla valenza della pronuncia (l'addictio) con cui tale procedimento si concludeva; nonché sulle varie figure di magistrati e funzionari cui era riconosciuto il potere (legis actio) di far compiere dinanzi a sé i summenzionati atti. L’indagine si estende quindi ad una serie di altri atti, assimilati a manomissioni, emancipazioni, adozioni, il cui comune denominatore viene colto nella prospettiva della cd. iurisdictio mandata, alla luce della quale viene riletta l'intera tematica e viene precisato il significato, formale e sostanziale, delle due espressioni adoperate dal giurista severiano.
‘Sed voluntariam’. Ricerche in tema di ‘iurisdictio’
Paola Pasquino
2020-01-01
Abstract
Lo studio prende l’abbrivio da un testo di Marciano in cui si giustappongono una iurisdictio contentiosa e una iurisdictio voluntaria (D. 1.16.2 pr.). Dopo aver ricostruito lo stato dell'arte sul testo - dalle indubbie difficoltà esegetiche, evidenti sin dall'epoca dei Basilica e protrattesi in età intermedia -, si analizzano gli atti indicati da Marciano quali esplicazioni di voluntaria iurisdictio (manomissioni, emancipazioni ed adozioni), e ci si sofferma sul procedimento mediante il quale essi, nelle diverse epoche storiche, venivano compiuti; sulla valenza della pronuncia (l'addictio) con cui tale procedimento si concludeva; nonché sulle varie figure di magistrati e funzionari cui era riconosciuto il potere (legis actio) di far compiere dinanzi a sé i summenzionati atti. L’indagine si estende quindi ad una serie di altri atti, assimilati a manomissioni, emancipazioni, adozioni, il cui comune denominatore viene colto nella prospettiva della cd. iurisdictio mandata, alla luce della quale viene riletta l'intera tematica e viene precisato il significato, formale e sostanziale, delle due espressioni adoperate dal giurista severiano.File | Dimensione | Formato | |
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