Damone consigliere segreto di Pericle: giochi propagandistici nell'Atene di V sec. a.C. (su Plut. Per. 4, 2-3)

Il modo in cui Plutarco caratterizza Damone come consigliere segreto di Pericle in Per. 4, 2-3 non può essere considerato una ‘invenzione’ letteraria dello scrittore; né Plat. Prot 316d- 317b può essere all’origine di tale caratterizzazione, visti i numerosi elementi differenti. Al contrario, l’immagine di Damone che si serve della lira come di un velo per celare la propria deinotes, come l’accusa di essere megalopragmon e philotyrannos appaiono connesse all’atmosfera politica dell’Atene periclea, e alla propaganda antipericlea (ma non solo: vd. i sofisti); tale propaganda spesso trovava espressione pubblica nella commedia. Proprio i komikoi sono spesso usati da Plutarco come fonte per il V sec. a.C. e la vivida immagine della lyra-parakalymma ben si adatta ad una messinscena. È molto probabile dunque che una commedia perduta di V sec. sia la fonte di Plut. Per. 4, 3 (forse le Thrattai di Cratino?).