Le moderne tecnologie consentono di estendere il senso dell’esistenza e progettare molteplici identità virtuali. Il corpo dei giovani, proiettato nella vita onlife, è perpetuato quasi all’infinito, inserito in un’aspettativa di vita mai rag- giunta in precedenza, in opportunità che si moltiplicano. Ma per effetto di una condizione di ambivalenza, i giovani vivono anche in quella che può essere considerata come la prima società in cui si può fare a meno del corpo: esso può essere tolto dal lavoro, dallo studio, perfino dalle relazioni, mutuato o, per meglio dire, surrogato in forme virtuali di corporeità. Se da un lato, la cultura digitale offre enormi opportunità di crescita, dall’altro, se non adeguatamente governata, mette in crisi la significatività del corpo reale. Il corpo esteso, virtuale, intangibile, capace di annullare la presenza umana e la relazione carnale rischia di privare l’esperienza umana del senso di tangibilità e realtà, fondamentale per la formazione dell’identità personale. Modern technologies allow us to extend the sense of existence and design multiple virtual identities. The body of the youth, projected into the onlife life, is perpetuated almost infinitely, inserted into a life expectancy never before reached, in multiplying opportunities. But due to a condition of ambivalence, young people also live in what can be considered the first society where one can do without the body: it can be removed from work, from study, even from relationships, borrowed or, better said, replaced by virtual forms of corporeality. If, on the one hand, digital culture offers enormous growth opportunities; on the other hand, if not adequately governed, it puts the significance of the real body in crisis. The extended, virtual, intangible body, capable of nullifying human presence and carnal relationship, risks depriving human experience of the sense of tangibility and reality fundamental for the for- mation of personal identity.

Corpo esteso: una riflessione sulla società onlife e sulle nuove forme di educazione alla corporeità

Simone Digennaro
2024-01-01

Abstract

Le moderne tecnologie consentono di estendere il senso dell’esistenza e progettare molteplici identità virtuali. Il corpo dei giovani, proiettato nella vita onlife, è perpetuato quasi all’infinito, inserito in un’aspettativa di vita mai rag- giunta in precedenza, in opportunità che si moltiplicano. Ma per effetto di una condizione di ambivalenza, i giovani vivono anche in quella che può essere considerata come la prima società in cui si può fare a meno del corpo: esso può essere tolto dal lavoro, dallo studio, perfino dalle relazioni, mutuato o, per meglio dire, surrogato in forme virtuali di corporeità. Se da un lato, la cultura digitale offre enormi opportunità di crescita, dall’altro, se non adeguatamente governata, mette in crisi la significatività del corpo reale. Il corpo esteso, virtuale, intangibile, capace di annullare la presenza umana e la relazione carnale rischia di privare l’esperienza umana del senso di tangibilità e realtà, fondamentale per la formazione dell’identità personale. Modern technologies allow us to extend the sense of existence and design multiple virtual identities. The body of the youth, projected into the onlife life, is perpetuated almost infinitely, inserted into a life expectancy never before reached, in multiplying opportunities. But due to a condition of ambivalence, young people also live in what can be considered the first society where one can do without the body: it can be removed from work, from study, even from relationships, borrowed or, better said, replaced by virtual forms of corporeality. If, on the one hand, digital culture offers enormous growth opportunities; on the other hand, if not adequately governed, it puts the significance of the real body in crisis. The extended, virtual, intangible body, capable of nullifying human presence and carnal relationship, risks depriving human experience of the sense of tangibility and reality fundamental for the for- mation of personal identity.
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