Training di Neurofeedback per il miglioramento della memoria di lavoro e per la riduzione dell’ansia in un campione di studenti universitari

Il neurofeedback è una tecnica di intervento non invasiva che permette l’autoregolazione delle proprie onde cerebrali attraverso una maggiore consapevolezza della propria fisiologia. La persona visualizza in tempo reale le proprie onde cerebrali nello schermo di un computer direttamente collegato allo strumento che registra i segnali elettrofisiologici e fornisce un “feedback” di cosa sta accadendo in quel preciso istante. Il Neurofeedback, oltre al settore clinico, di cui si conoscono i benefici ormai da molti anni (Berman & Nichols, 2019; Enriquez-Geppert et al, 2019; Hammond, 2005; Holtmann et al, 2014; Sterman & Egner, 2006), è stato sviluppato recentemente per training di miglioramento delle funzioni cognitive (Enriquez-Geppert et al, 2013; Taylor & Martz, 2023), del benessere soggettivo (Pandey et al., 2022) e anche per interventi nel campo della psicologia dello sport (Wang et al. 2019; 2020; 2022; Rydzik et al., 2023; Crivelli et al., 2019). Lo studio presentato nel quinto capitolo ha confermato l’efficacia del neurofeedback nel potenziare l’attività dell’alpha relativo nell’EEG, coerentemente con la letteratura esistente (Nicholson et al., 2020; Naas et al., 2019). Nel gruppo sperimentale, si è notato un aumento nell’attività alpha, suggerendo che il feedback in tempo reale ha contribuito efficacemente a favorire questa crescita. I risultati confermano, inoltre, la capacità del training di neurofeedback sulle onde cerebrali a bassa frequenza nel ridurre i livelli di ansia, un risultato in linea con altri studi (Blaskovits et al., 2017; Gruzelier et al., 2014; Hou et al., 2021). Questo suggerisce che il neurofeedback potrebbe essere un’opzione promettente per intervenire sull’ansia. Nonostante i risultati positivi sull’attività alpha e sull’ansia, non sono stati osservati miglioramenti significativi nelle prestazioni di memoria di lavoro.