Nel contributo l’autrice intende mostrare l’esistenza di una molteplicità di tipologie all’interno del lessico della filosofia del medioevo, in accordo con la concezione della lingua latina come un’unica latinitas che si differenzia sia per fasce cronologiche successive, sia per fasce dottrinali parallele o sincroniche. Alcuni termini sono esaminati in quanto emblematici di varie tipologie: 'ratio', con le sue varianti diacroniche di lungo periodo; 'idea', sulla base della sorvegliata e consapevole sinonimia segnalata da Agostino rispetto a 'ratio', 'forma', 'species', che si ripopone tra 'natura', 'essentia' e 'substantia'; 'supernaturalis' e 'impassibilitas', in qualità di neologismi: il primo di origine dionisiana (trad. di Giovanni Scoto, J. Sarrazin e R. Grossatesta), ha due significati principali, quello di trascendente e quello di miracoloso; il secondo termine, 'impassibilitas' (Tertulliano) esprime un concetto tipicamente cristiano proprio della divinità e dell’asceta, quindi diverso dalla 'apatheia' neoplatonica. Altre tipologie sono legate alla coppia 'intuitus' e 'intuitio', appartenenti rispettivamente al latino cristiano e al latino medievale e che derivano entrambi da un procedimento metaforico. Infine, il ruolo delle traduzioni arabo-latine è documentato dalle coppie 'ratio'/'intellectus' e 'imaginatio vel formatio'/'credulitas vel fides'.

Il lessico filosofico medievale e le sue tipologie.

SPINOSA, Giacinta Anna
2006-01-01

Abstract

Nel contributo l’autrice intende mostrare l’esistenza di una molteplicità di tipologie all’interno del lessico della filosofia del medioevo, in accordo con la concezione della lingua latina come un’unica latinitas che si differenzia sia per fasce cronologiche successive, sia per fasce dottrinali parallele o sincroniche. Alcuni termini sono esaminati in quanto emblematici di varie tipologie: 'ratio', con le sue varianti diacroniche di lungo periodo; 'idea', sulla base della sorvegliata e consapevole sinonimia segnalata da Agostino rispetto a 'ratio', 'forma', 'species', che si ripopone tra 'natura', 'essentia' e 'substantia'; 'supernaturalis' e 'impassibilitas', in qualità di neologismi: il primo di origine dionisiana (trad. di Giovanni Scoto, J. Sarrazin e R. Grossatesta), ha due significati principali, quello di trascendente e quello di miracoloso; il secondo termine, 'impassibilitas' (Tertulliano) esprime un concetto tipicamente cristiano proprio della divinità e dell’asceta, quindi diverso dalla 'apatheia' neoplatonica. Altre tipologie sono legate alla coppia 'intuitus' e 'intuitio', appartenenti rispettivamente al latino cristiano e al latino medievale e che derivano entrambi da un procedimento metaforico. Infine, il ruolo delle traduzioni arabo-latine è documentato dalle coppie 'ratio'/'intellectus' e 'imaginatio vel formatio'/'credulitas vel fides'.
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