L’articolo, movendo da una riflessione sulla crisi ecologica, propone possibili itinerari educativi, per edificare una cosmologia della cura. Nel momento in cui kosmos e logos si fondono in un agire intriso di cura e responsabilità, l’uomo esperisce la concreta possibilità di una pacifica convivenza con tutti gli organismi della Terra, che permetterebbe a ciascun essere umano di riconoscere la propria identità terrestre. Al fine di educare a una cittadinanza sostenibile, sono necessarie posture comportamentali improntate alla partecipazione attiva e alla solidarietà (P. Malavasi). Il contributo, indagando tali nuclei tematici, procede nella direzione della promozione di una consapevolezza sostenibile, radicata nella capacità umana di riconoscersi come parte di un sistema più ampio. Solo attraverso il riconoscimento dell’alterità (P. Ricoeur) è possibile confermare la propria essenza ontologica. Ciò vale anche in riferimento alle modalità secondo cui ciascun uomo si relaziona con Gaia, la Madre Terra (J. Lovelock). Per coltivare coscienze ecologiche, è di fondamentale importanza strutturare laboratori del pensare, grazie ai quali concretare l’umana relianza (E. Morin), ricorrendo al pensiero dialogico. Ciò che, di primo acchito, potrebbe sembrare un disegno utopico, diviene possibile, in un orizzonte etico, mediante la capacità umana di pensiero sia critico (M. Lipman) sia caring (L. Mortari).

Per una cosmologia della cura. Itinerari educativi sostenibili

Giulia Mauti
2022-01-01

Abstract

L’articolo, movendo da una riflessione sulla crisi ecologica, propone possibili itinerari educativi, per edificare una cosmologia della cura. Nel momento in cui kosmos e logos si fondono in un agire intriso di cura e responsabilità, l’uomo esperisce la concreta possibilità di una pacifica convivenza con tutti gli organismi della Terra, che permetterebbe a ciascun essere umano di riconoscere la propria identità terrestre. Al fine di educare a una cittadinanza sostenibile, sono necessarie posture comportamentali improntate alla partecipazione attiva e alla solidarietà (P. Malavasi). Il contributo, indagando tali nuclei tematici, procede nella direzione della promozione di una consapevolezza sostenibile, radicata nella capacità umana di riconoscersi come parte di un sistema più ampio. Solo attraverso il riconoscimento dell’alterità (P. Ricoeur) è possibile confermare la propria essenza ontologica. Ciò vale anche in riferimento alle modalità secondo cui ciascun uomo si relaziona con Gaia, la Madre Terra (J. Lovelock). Per coltivare coscienze ecologiche, è di fondamentale importanza strutturare laboratori del pensare, grazie ai quali concretare l’umana relianza (E. Morin), ricorrendo al pensiero dialogico. Ciò che, di primo acchito, potrebbe sembrare un disegno utopico, diviene possibile, in un orizzonte etico, mediante la capacità umana di pensiero sia critico (M. Lipman) sia caring (L. Mortari).
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