Lo studio, fondato su nuovi documenti ricercati nell’Archivio segreto vaticano, affronta il tema delle feste patronali nel Mezzogiorno, per un riscontro della storia del rapporto che intercorse tra Chiesa e fascismo, sotto il profilo religioso, nella provincia italiana, dove le due rispettive strutture territoriali ingaggiarono una contesa dello spazio pubblico, che il regime intendeva controllare, allo scopo di penetrare in tutte le difformità socioculturali del Paese. La reciproca rivendicazione dell’ambito popolare delle feste tradizionali sfuggiva alla regolamentazione concordataria, segnando, pertanto, un tracciato di divergenze o di compromessi, che, di volta in volta, si stabilirono tra il clero e le organizzazione provinciali del Partito nazionale fascista e dell’Opera nazionale dopolavoro.
Le feste patronali nel Mezzogiorno tra prescrizioni ecclesiastiche e direttive fasciste
VIOLI, Roberto Pasquale
2007-01-01
Abstract
Lo studio, fondato su nuovi documenti ricercati nell’Archivio segreto vaticano, affronta il tema delle feste patronali nel Mezzogiorno, per un riscontro della storia del rapporto che intercorse tra Chiesa e fascismo, sotto il profilo religioso, nella provincia italiana, dove le due rispettive strutture territoriali ingaggiarono una contesa dello spazio pubblico, che il regime intendeva controllare, allo scopo di penetrare in tutte le difformità socioculturali del Paese. La reciproca rivendicazione dell’ambito popolare delle feste tradizionali sfuggiva alla regolamentazione concordataria, segnando, pertanto, un tracciato di divergenze o di compromessi, che, di volta in volta, si stabilirono tra il clero e le organizzazione provinciali del Partito nazionale fascista e dell’Opera nazionale dopolavoro.File | Dimensione | Formato | |
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