I contributi che compongono questo vivace volume – un proficuo, fitto dialogo tra più generazioni di studiosi –, costruito anch’esso sulla convinzione che le celebrazioni per il bicentenario della nascita di De Sanctis non dovessero svolgersi con confetti e fanfare, sono prova della serietà e coerenza di un progetto scientifico e civile orientato verso altri e più alti doveri per redimere, magari con lo spirito invocato da Elio Vittorini nel suo capolavoro "Conversazione in Sicilia", il nostro Mezzogiorno offeso; ferito a morte dalla corruzione dei potenti, dalla ‘saviezza’ dei trasformisti di mestiere, dalle utili scelte degli esemplari arrampicatori sociali con lo stile di un don Calogero Sedàra e dalla miseria millenaria del mondo contadino. «Contro lo stato d’assedio» è quindi una proposta unitaria di lettura del Mezzogiorno rivolta con lo sguardo al futuro, informata dei mali e delle ingiustizie di un Passato non ancora consapevolmente lontano, in cui Francesco De Sanctis – grande maestro anche di umorismo – nelle funzioni di governatore del Principato Ultra, nel settembre del Sessanta, avvertiva «dappertutto un odore di ladri, che spaventa».

«Contro lo stato d’assedio». Modernità e meridionalismo (da De Sanctis agli anni del boom e oltre)

Antonio Iermano
2020-01-01

Abstract

I contributi che compongono questo vivace volume – un proficuo, fitto dialogo tra più generazioni di studiosi –, costruito anch’esso sulla convinzione che le celebrazioni per il bicentenario della nascita di De Sanctis non dovessero svolgersi con confetti e fanfare, sono prova della serietà e coerenza di un progetto scientifico e civile orientato verso altri e più alti doveri per redimere, magari con lo spirito invocato da Elio Vittorini nel suo capolavoro "Conversazione in Sicilia", il nostro Mezzogiorno offeso; ferito a morte dalla corruzione dei potenti, dalla ‘saviezza’ dei trasformisti di mestiere, dalle utili scelte degli esemplari arrampicatori sociali con lo stile di un don Calogero Sedàra e dalla miseria millenaria del mondo contadino. «Contro lo stato d’assedio» è quindi una proposta unitaria di lettura del Mezzogiorno rivolta con lo sguardo al futuro, informata dei mali e delle ingiustizie di un Passato non ancora consapevolmente lontano, in cui Francesco De Sanctis – grande maestro anche di umorismo – nelle funzioni di governatore del Principato Ultra, nel settembre del Sessanta, avvertiva «dappertutto un odore di ladri, che spaventa».
2020
978-88-3315-246-2
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