L'articolo indaga le relazioni tra parola e testo nella letteratura latina del Medioevo, esplorando alcuni meccanismi di conservazione e innovazione della trasmissione testuale e le interconnessioni fra tradizione orale e scritta. Questi fenomeni sono osservati in alcuni generi come l'esegesi biblica, la predicazione, l'agiografia, la poesia liturgica, la favolistica, la letteratura visionaria, le leggende; in autori come Beato di Liébana, Apringio di Beja, Paterio, Gregorio Magno; in opere come la Visio Anselli e la Visio Alberici. In particolare, la ricerca formula nuove ipotesi su specifiche caratteristiche trasmissionali di un gruppo di testi agiografici composti in Puglia da diversi autori: il dossier su Teopompo e Sinesio (BHL 8115, 8116, 8118); le opere su Sabino, vescovo di Canosa (BHL 7443, 7444, 7445); la vita di Nicola Pellegrino (BHL 6224, 6225) e la vita di Giovanni di Matera (BHL 4411, 4412). Lo studio esamina anche la sopravvivenza della leggenda di Gregorio Magno e Traiano e le fonti della leggenda dell'imperatore Ottone III, raffigurata dal pittore fiammingo Dirk Bouts nel dittico intitolato La giustizia dell'imperatore Ottone, giungendo a identificare i precedenti letterari del dipinto e a delineare il percorso della trasmissione del suo nucleo narrativo originario.

Indagine sulla tradizione scritta, orale e figurativa di alcuni motivi narrativi del medioevo, tra i quali "Il giudizio dell'imperatore Ottone".

Parola e testo nelle fonti latine del Medioevo

GAMBERINI, Roberto
2014-01-01

Abstract

Indagine sulla tradizione scritta, orale e figurativa di alcuni motivi narrativi del medioevo, tra i quali "Il giudizio dell'imperatore Ottone".
2014
978-88-8450-523-1
L'articolo indaga le relazioni tra parola e testo nella letteratura latina del Medioevo, esplorando alcuni meccanismi di conservazione e innovazione della trasmissione testuale e le interconnessioni fra tradizione orale e scritta. Questi fenomeni sono osservati in alcuni generi come l'esegesi biblica, la predicazione, l'agiografia, la poesia liturgica, la favolistica, la letteratura visionaria, le leggende; in autori come Beato di Liébana, Apringio di Beja, Paterio, Gregorio Magno; in opere come la Visio Anselli e la Visio Alberici. In particolare, la ricerca formula nuove ipotesi su specifiche caratteristiche trasmissionali di un gruppo di testi agiografici composti in Puglia da diversi autori: il dossier su Teopompo e Sinesio (BHL 8115, 8116, 8118); le opere su Sabino, vescovo di Canosa (BHL 7443, 7444, 7445); la vita di Nicola Pellegrino (BHL 6224, 6225) e la vita di Giovanni di Matera (BHL 4411, 4412). Lo studio esamina anche la sopravvivenza della leggenda di Gregorio Magno e Traiano e le fonti della leggenda dell'imperatore Ottone III, raffigurata dal pittore fiammingo Dirk Bouts nel dittico intitolato La giustizia dell'imperatore Ottone, giungendo a identificare i precedenti letterari del dipinto e a delineare il percorso della trasmissione del suo nucleo narrativo originario.
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