I cicli miniati che accompagnano le copie più antiche dei Tacuina Sanitatis, uscite quasi sicuramente dalla bottega di Giovannino de’ Grassi o comunque riconducibili ad artisti milanesi e veneti, e quelle da esse dipendenti prodotte a metà del Quattrocento sia in area veneta che renana, hanno fatto la fortuna ma anche la sfortuna di questi codici, incoraggiando usi spesso impropri delle immagini, considerate alla stregua di istantanee della realtà contemporanea, e generando fraintendimenti soprattutto riguardo alla loro funzione. Il saggio intende verificare, alla luce dei rapporti stemmatici tra i vari esemplari e della loro eventuale derivazione da un modello comune, e in base alla documentazione storica contemporanea, uno dei più diffusi luoghi comuni sui Tacuina sanitatis: che le loro immagini certifichino i realia etnografici, politici e sociali del tempo in cui furono eseguiti, fino all’interpretazione di genere delle miniature raffiguranti donne di diversi ceti sociali intente a vendere, consumare o produrre i prodotti alimentari descritti nel testo (in particolare i cereali).

Il pane e le rose. Donne e cereali nell’iconografia dei Tacuina Sanitatis

OROFINO, Giulia
2015-01-01

Abstract

I cicli miniati che accompagnano le copie più antiche dei Tacuina Sanitatis, uscite quasi sicuramente dalla bottega di Giovannino de’ Grassi o comunque riconducibili ad artisti milanesi e veneti, e quelle da esse dipendenti prodotte a metà del Quattrocento sia in area veneta che renana, hanno fatto la fortuna ma anche la sfortuna di questi codici, incoraggiando usi spesso impropri delle immagini, considerate alla stregua di istantanee della realtà contemporanea, e generando fraintendimenti soprattutto riguardo alla loro funzione. Il saggio intende verificare, alla luce dei rapporti stemmatici tra i vari esemplari e della loro eventuale derivazione da un modello comune, e in base alla documentazione storica contemporanea, uno dei più diffusi luoghi comuni sui Tacuina sanitatis: che le loro immagini certifichino i realia etnografici, politici e sociali del tempo in cui furono eseguiti, fino all’interpretazione di genere delle miniature raffiguranti donne di diversi ceti sociali intente a vendere, consumare o produrre i prodotti alimentari descritti nel testo (in particolare i cereali).
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