Il volume si propone di indagare quali fossero le caratteristiche dell’italiano scritto di uso medio nel primo Ottocento. La varietà della lingua che qui viene presa in considerazione è infatti, nell’ambito di un secolo fra i più studiati sotto l’aspetto linguistico, ancora poco descritta. Sotto la lente della linguistica sono più spesso cadute le due zone estreme della lingua letteraria e della lingua dei semicolti (il cosidetto italiano “popolare”), mentre è rimasto in ombra lo studio sulla fascia media del continuum linguistico (cioè, in genere, scritture private prodotte da persone cólte). Prendendo in considerazione lettere di quaranta scriventi diversi (uomini e donne, scrittori e non, originari dell’Italia del Nord, del centro e del meridione), la ricerca tenta di individuare le costanti che caratterizzano, da un punto di vista linguistico, questo tipo di comunicazione scritta informale, e di riconoscere quindi una norma, intesa nel senso di “media” tra le diverse scelte dei singoli. Una norma che risente anche della cosiddetta "grammatica epistolare", vale a dire l’insieme di convenzioni che regolavano i rapporti tra corrispondenti, giungendo fino a condizionare gli aspetti espressivi più specifici (scelte sintattiche, fonologiche, morfologiche), attraverso un rigido galateo linguistico che lo scrivente era tenuto a rispettare.

Tipologia linguistica del genere epistolare nel primo Ottocento. Sondaggi sulle lettere familiari di mittenti cólti

ANTONELLI, Giuseppe
2003-01-01

Abstract

Il volume si propone di indagare quali fossero le caratteristiche dell’italiano scritto di uso medio nel primo Ottocento. La varietà della lingua che qui viene presa in considerazione è infatti, nell’ambito di un secolo fra i più studiati sotto l’aspetto linguistico, ancora poco descritta. Sotto la lente della linguistica sono più spesso cadute le due zone estreme della lingua letteraria e della lingua dei semicolti (il cosidetto italiano “popolare”), mentre è rimasto in ombra lo studio sulla fascia media del continuum linguistico (cioè, in genere, scritture private prodotte da persone cólte). Prendendo in considerazione lettere di quaranta scriventi diversi (uomini e donne, scrittori e non, originari dell’Italia del Nord, del centro e del meridione), la ricerca tenta di individuare le costanti che caratterizzano, da un punto di vista linguistico, questo tipo di comunicazione scritta informale, e di riconoscere quindi una norma, intesa nel senso di “media” tra le diverse scelte dei singoli. Una norma che risente anche della cosiddetta "grammatica epistolare", vale a dire l’insieme di convenzioni che regolavano i rapporti tra corrispondenti, giungendo fino a condizionare gli aspetti espressivi più specifici (scelte sintattiche, fonologiche, morfologiche), attraverso un rigido galateo linguistico che lo scrivente era tenuto a rispettare.
2003
9788884760364
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