Il saggio esamina il ciclo iconografico e decorativo del cod. Casin. 189, un manuale ad uso scolastico associato all’attività di Pandolfo di Capua, databile entro il terzo quarto dell’XI secolo, che raccoglie il De institutione arithmetica di Boezio, le Regulae de numerorum abaci rationibus di Gerberto di Aurillac, le Regulae numerorum super abacum di Erigero di Lobbes, vari escerti dalle Etimologie di Isidoro riguardanti le arti liberali, il primo capitolo del De temporum ratione di Beda e sedici versi sulle vicissitudini della fortuna. I testi sono illustrati da schemi, diagrammi e tabelle esplicative di funzione eminentemente pratica, intercalati al trattato di Boezio; da due gigantesche ruote del Tempo e della Fortuna; dai disegni dell’indigitatio, il sistema di computo digitale spiegato da Beda al fine di determinare la data della Pasqua e delle feste mobili del calendario liturgico. Attraverso il confronto con altri due esemplari legati all’area beneventano-cassinese, il Cavense 3 e il Matrit. 19, che presentano immagini e testi simili, si è potuta dimostrare l’appartenenza del Casin. 189 ad una differente tradizione iconografica, mentre l’analisi stilistica delle due mani attive nel codice conservato a Montecassino permette di escludere l’esecuzione dell’esemplare nello scriptorium dell’abbazia.

Calcolo e fortuna. I disegni del codice 189 dell'Archivio dell'Abbazia di Montecassino

OROFINO, Giulia
2007-01-01

Abstract

Il saggio esamina il ciclo iconografico e decorativo del cod. Casin. 189, un manuale ad uso scolastico associato all’attività di Pandolfo di Capua, databile entro il terzo quarto dell’XI secolo, che raccoglie il De institutione arithmetica di Boezio, le Regulae de numerorum abaci rationibus di Gerberto di Aurillac, le Regulae numerorum super abacum di Erigero di Lobbes, vari escerti dalle Etimologie di Isidoro riguardanti le arti liberali, il primo capitolo del De temporum ratione di Beda e sedici versi sulle vicissitudini della fortuna. I testi sono illustrati da schemi, diagrammi e tabelle esplicative di funzione eminentemente pratica, intercalati al trattato di Boezio; da due gigantesche ruote del Tempo e della Fortuna; dai disegni dell’indigitatio, il sistema di computo digitale spiegato da Beda al fine di determinare la data della Pasqua e delle feste mobili del calendario liturgico. Attraverso il confronto con altri due esemplari legati all’area beneventano-cassinese, il Cavense 3 e il Matrit. 19, che presentano immagini e testi simili, si è potuta dimostrare l’appartenenza del Casin. 189 ad una differente tradizione iconografica, mentre l’analisi stilistica delle due mani attive nel codice conservato a Montecassino permette di escludere l’esecuzione dell’esemplare nello scriptorium dell’abbazia.
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